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Visualizzazione dei post da dicembre, 2005

SMS

In questa fine d’anno stanca anche per gli aspiranti autori non resta che rimandare tutto al 2006. Tanto l’attesa è breve… e cosa volete che sia un giorno più o un giorno in meno, nella vita? Così non resta che guardarsi alle spalle meditando sulle notizie legate in qualche modo alla scrittura nell’anno che va a chiudersi. Dicevo un paio di giorni fa di Michele Serra e del suo stupore nel vedere, nel sommario di un tiggì, la rilevanza data ai problemi intestinali di un partecipante all’Isola dei Famosi. Allo stesso modo sono rimasto esterrefatto quando ho visto tutti i telegiornali serali del 13 dicembre sbandierare la notizia (di somma importanza) della nascita di un SMS che si autodistrugge dopo 40 secondi dalla lettura. Insomma, può essere letto una sola volta in modo da evitare che cada in mani indesiderate e pericolose (fidanzate, mariti, madri…). Mi stupisce il risalto con cui è stata data la notizia, al di là dei più o meno palesi riferimenti alle disgrazie che gli SMS hanno po

Michele Serra e i cattivi educatori

C'è un filo neanche troppo sottile che lega i titoli dei libri di Natale . Così comincia l’articolo intitolato Codici, segreti, miti e tarocchi: in libreria un Natale di misteri di Dario Olivero sul sito de La Repubblica. E chi ben comincia (tanto per evitare ripetizioni fastidiose)… “…un filo che incomincia dove da tempo incomincia cioè da Dan Brown e i suoi misteri, si dipana attraverso il Graal e passa attraverso strade di città piene di storia e segreti e sfiora i codici nascosti dei tarocchi (…) i viaggi alla ricerca di Dio e fugge verso storie che sembravano finite fino alle distese e alla luce dell'Antartide.” Ok, lasciamo stare gli attraverso e i comincia e facciamo un passo indietro. Michele Serra racconta in un suo articolo su La Repubblica (quella di carta) di un suo guizzo di autorità paterna: stufo di suo figlio che in televisione guarda solo il wrestling gli strappa il telecomando dalle mani al grido “il mondo è una cosa seria, adesso vediamo il telegiornale!” D

Le strenne dell’editoria indipendente di qualità

Sto perdendo la capacità di farmi un’opinione. Non è menefreghismo, anzi, perché sono convinto che dovrei avere un’opinione personale su ciò che mi circonda. Solo che mi arrivano troppe informazioni contraddittorie che non solo generano confusione, ma mi mettono in una sorta di posizione di stallo. Le agenzie letterarie sono truffaldine/le agenzie letterarie sono utili; diffidate di chi vi propone una pubblicazione “facile”/sfruttate le occasioni che vi si presentano prima che sfumino; l’editoria sforna un mare di porcate/valorizziamo i prodotti di qualità… e così via con i concorsi letterari, i corsi di scrittura creativa, i manuali su come diventare Dan Brown in alternativa al giardinaggio. In vista nel Natale, Repubblica e il suo Venerdì ci regalano un opuscolo dal titolo “In libreria – Le strenne dell’editoria indipendente di qualità”, una pubblicità in versione catalogo della Promozione Distribuzione Editoriale (PDE). Lo apro e leggo le proposte: ristoranti d’Italia, un manuale p

Agenzie letterarie

Da un articolo sulle agenzie letterarie di Germana Luisi pubblicato su Scriptamanent.net Ovviamente tutti i servizi (…) hanno un costo, e in genere ogni agenzia adotta tariffe e modalità di pagamento differenti. In linea di massima il prezzo per la sola valutazione di un inedito letterario può variare dai 200,00 ai 400,00 euro. Non tutte le agenzie fanno rientrare all’interno di queste cifre, qualora il testo risultasse meritevole di pubblicazione, anche il servizio di promozione e rappresentanza: molto spesso si richiedono dei costi aggiuntivi. Ammetto di non aver (mai o ancora) fatto l’esperienza dell’agenzia letteraria e quindi di parlare di cose che non so (ma chi di noi non si abitua molto velocemente a fare altrettanto?). Ma vediamo se ho capito come funziona: sono un aspirante scrittore e ho partorito la bozza del mio libro, te la mando e tu mi dici se va bene. Oddio, da un certo punto di vista ci può anche stare: ho il manoscritto nel cassetto, centinaia di ore della mia vita b

Edoardo Sanguineti ospite di Fabio Fazio

Ieri sera Professor Saguineti è stato ospite della trasmissione di Fabio Fazio. Da fruitore globale della televisione quale io ammetto di essere (dal trash del Grande Fratello ai serissimi Otto e Mezzo o Ballarò) ho apprezzato moltissimo un quarto d’ora di cultura allo stato puro sul piccolo schermo, cosa più unica che rara. Tra un commento profondo lasciato cadere con noncuranza (del tipo “un intellettuale ha il compito di contribuire alla decifrazione del mondo” o “il Novecento terminerà quando finirà il capitalismo” o ancora “la borghesia domina il mondo ma non è in grado di gestirlo.”) Sanguineti ha speso due parole sulla poesia che mi sembra costituiscano un ottimo spunto di riflessione. Ok, di poesia capisco proprio pochino, ma quello che ha detto mi ha molto stupito. Tutti credono di avere un animo poetico Penso che a tutti sia capitato di appuntare versi su fogli volanti spinti dallo sbocciare irruento di un sentimento inarrestabile. Mi sembra che questo sia insito nella natur

Nuovo blog

Con l'approssimarsi del nuovo anno e delle consuete "ventate di novità" (ma soprattutto grazie al prezioso aiuto di Marco Cavicchioli) il mio blog si sposta su blogger.com. I vantaggi rispetto al blog artigianale "fai da te" sono indubbi (visibilità, flessibilità, possibilità di commentare le notizie, ecc.). Se qualcuno fosse tuttavia interessato alle puntate precedenti può consultare i post del 2005 visitando l'indirizzo: http://www.andreaborla.com/blog2005.asp Gli aspetti negativi? Uno in particolare: visualizzate il mio profilo su blogger.com http://www.blogger.com/profile/15908339 Come sarebbe "Sesso: male"?!? Chi ve l'ha detto?!? Male un corno! E' una delle poche cose che credo di aver imparato dalla vita!