Parole estive (2)
Al termine dell’articolo di cui parlavo l’altro giorno avevo fatto questa considerazione:
Mi chiedo se questi vocaboli serviranno mai a qualcosa. (…) Tanto se telefoni vieni intercettato, se mandi dei pizzini rischi che ti arrivi la DIA nel casolare di campagna, se scrivi le email arrivano in copia a Bush. Come fanno due persone normali a comunicare fra loro senza intromissioni? A gesti? Non mi sembra una soluzione accettabile: attenti, bisogna sempre fare i conti con la videosorveglianza.
Quella delle mail voleva essere un’esagerazione che riprende quella che credevo fosse una leggenda metropolitana: la CIA, l’FBI o chi per loro filtra tutte le mail del mondo in modo da scoprire quelle che provengono dai terroristi.
La solita bufala, o almeno così credevo fino a quando non ho letto la notizia di due italiani che si sono scambiati via posta elettronica messaggi in cui discutevano su quale fosse la data migliore per organizzare un attentato a Bush. Il giorno dopo si sono trovati i Servizi Segreti italiani alla porta, gentilmente allertati dai loro cugini americani.
Il sistema è estremamente semplice: basta un computer che prenda le mail a una a una e controlli se contengono parole chiave come “bomba”, “assassinio”, “attentato”, “Bush”, eccetera. Come se i terroristi scrivessero tutto per benino, per filo e per segno, senza ricorrere a parole in codice.
A questo punto mi chiedo se anche i blog non siano tenuti costantemente sotto controllo. Perché no? Se lo fanno coi telefoni, coi siti internet, con le mail… perché i blog no? E allora, se scrivo un pensiero innocuo del tipo “Hai sentito di X e Y che si sono messi assieme? Che cosa ridicola! Da ammazzarsi dalle risate! Una bomba, una vera bomba! Altro che quelle che i soldati di Bush tirano sull’Iraq!”, domani mi troverò il cellulare sotto controllo e due 007 sotto casa a farmi da balia? Se capita… portatemi almeno le arance, per cortesia.
Mi chiedo se questi vocaboli serviranno mai a qualcosa. (…) Tanto se telefoni vieni intercettato, se mandi dei pizzini rischi che ti arrivi la DIA nel casolare di campagna, se scrivi le email arrivano in copia a Bush. Come fanno due persone normali a comunicare fra loro senza intromissioni? A gesti? Non mi sembra una soluzione accettabile: attenti, bisogna sempre fare i conti con la videosorveglianza.
Quella delle mail voleva essere un’esagerazione che riprende quella che credevo fosse una leggenda metropolitana: la CIA, l’FBI o chi per loro filtra tutte le mail del mondo in modo da scoprire quelle che provengono dai terroristi.
La solita bufala, o almeno così credevo fino a quando non ho letto la notizia di due italiani che si sono scambiati via posta elettronica messaggi in cui discutevano su quale fosse la data migliore per organizzare un attentato a Bush. Il giorno dopo si sono trovati i Servizi Segreti italiani alla porta, gentilmente allertati dai loro cugini americani.
Il sistema è estremamente semplice: basta un computer che prenda le mail a una a una e controlli se contengono parole chiave come “bomba”, “assassinio”, “attentato”, “Bush”, eccetera. Come se i terroristi scrivessero tutto per benino, per filo e per segno, senza ricorrere a parole in codice.
A questo punto mi chiedo se anche i blog non siano tenuti costantemente sotto controllo. Perché no? Se lo fanno coi telefoni, coi siti internet, con le mail… perché i blog no? E allora, se scrivo un pensiero innocuo del tipo “Hai sentito di X e Y che si sono messi assieme? Che cosa ridicola! Da ammazzarsi dalle risate! Una bomba, una vera bomba! Altro che quelle che i soldati di Bush tirano sull’Iraq!”, domani mi troverò il cellulare sotto controllo e due 007 sotto casa a farmi da balia? Se capita… portatemi almeno le arance, per cortesia.
Commenti
il tuo silenzio ci geterebbe nello sconforto...
:-)
@Betty: controllare i cellulari della "gente di montagna" mi sembra un controsenso. Però vorrei tanto avere i tabulati di ciò che si dicono le fanciulle quando parlano di sesso al telefono...
(vado a vedere cosa hai scritto sull'11 settembre e poi ti dico)
@La Gatta: è quasi sera e non mi hanno ancora incarcerato. Leggete il blog nei prossimi giorni per essere sicuri che sia ancora in libertà. Mi chiedo solo una cosa: chi sono quei due signori vestiti di nero e con gli occhiali scuri che passeggiano nervosamente attorno alla mia macchina? ;)
@Anonimo: solo dei sindaci? No, anche dei politici in genere, degli attori, dei professionisti... così scopriremmo che tutti sono amanti di tutti. E che tutti sono gelosi.
A quel punto scoppierà la terza guerra mondiale!
I segnali di fumo..?
Lui: “Be’” mi ha detto. “Pensa che una volta ho mandato una mail all’USAF, per avere informazioni su un aereo spia americano (SR-71 Black Bird)”
Io: “???”
Lui, vedendo il mio sguardo perplesso: “Sì, ma non mi sono ritrovato i Servizi Segreti alla porta.”
Io: “???!!!???”
Lui: “Sai, l’ho fatto perché su internet non trovavo nessuna informazione su quell’aereo.”
Internet? Informazioni? Su un aereo spia? E ti stupisci di non trovarle? Malata, quanta gente malata che c’è in giro…
capace che gli hanno risposto da allora....giusto il tempo di fare un paio di verifiche
In caso di inadempienza verranno presi i dovuti provvedimenti.
ssi