…di lettere ormai ne ho spedite.

Ebbene sì, lo confesso: ho scritto a un sacco di gente. Riguardando i file presenti nel mio hard disk disseppellisco lettere per mezzo mondo.
Alla Settimana Enigmistica proponevo rebus e cruciverba, a Barbara Palombelli spedivo via mail informazioni sul mio libro ancora in bozza (ma si sa, se non sei una donna o un politico, dalla Palombelli non puoi sperare di avere una qualche attenzione. Il top è essere una donna che ha intrapreso la carriera politica e che scrive un libro parlando di altre donne, magari di un paese in guerra). A Valerio Evangelisti proponevo, finalmente dato alle stampa, In prima persona, mentre se avessi trovato un indirizzo a cui rivolgermi, con Sperling e Kupfer avrei tanto voluto lamentarmi per i quintali di congiuntivi che Linda De Angelis sbaglia (e continua a sbagliare senza che nessuno insorga) nelle traduzioni dei libri di David Eddings. Quando ancora andavo a scuola ho addirittura scritto a Fini: erano i giorni immediatamente dopo il congresso di Fiuggi. Ma anche a Fabio e Fiamma, alla trasmissione Atlantis di Radio Rai, a artistico@zelig.it...
A Bartezzaghi ho mandato due lettere (repetita…): la prima quando aveva lanciato tra i lettori di Tutto Libri, un inserto de la Stampa, una ricerca di palindromi (parole come kayak, che si leggono sia da sinistra verso destra che viceversa… insomma, vocaboli bypartisan buoni per tutte le stagioni); la seconda volta fu quando pubblicò un paio di articoli e un libro su un gioco chiamato Sfiga all’Ok Corral, inventato durante una cena con Eco, Benigni e Guccini… Come funziona? Si prende un titolo di un film, gli si cambia una lettera o poco più e si propone un indovinello che spinga i giocatori verso il titolo giusto. Qualche esempio? Una cometa nel cielo di luglio… segno di una notte di mezza estate. Oppure… cantante lirico in un film di Hitchcock? Buccelli. Sospetti e accuse a un presidente della Repubblica: il reo Leone. Così funziona la vespa giocattolo del figlio di Moretti… A pile. Prefazione manzoniana: i premessi sposi. Restituito un felino trafugato da un circo… la pantera resa. E così via.
Per non parlare delle lettere che avrei voluto spedire al vecchio Papa, a Giulio Andreotti, a Francesco Guccini…
Qualche settimana fa ho visto su TgCom la notizia dell’apertura del sito internet del Dalai Lama. Un monaco tibetano con un sito internet?!? Mi ricorda la pubblicità della Telecom, quella dei discorsi di Ghandi trasmessi in tutto il mondo da maxischermi, videofonini, portatili… Credete che abbia resistito? Neanche per idea! Ho scritto anche al Dalai Lama.
Mi viene in mente una delle domande di un questionario rivolto ai giovani del paese in cui lavoro: cosa fai quando vuoi far sentire la tua opinione? Io, sicuramente, scrivo una lettera. Ho un solo dubbio: secondo voi, arriverà mai il giorno in cui uno dei destinatari si degnerà di rispondermi?

Commenti

Post popolari in questo blog

Racconti?

Wikipedia: fontare o non fontare

Facebook (4) – Libertà di diffusione