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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Poveri nella città

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Ho già detto che non mi piace la cronaca? Venerdì 8 novembre scorso presso i locali di Villa Tapparelli si è tenuta la presentazione del volume "Poveri nella città - Dove vivono e cosa chiedono a Torino" edito da CELID.  La serata ha costituito l'occasione per un approfondimento sull'attuale situazione economica del Paese, e soprattutto di Torino e provincia (...). Il moderatore dalla serata (...) ha iniziato ricordando che sarebbe stato presentato un saggio sulla povertà che ripercorreva la storia, le motivazioni, la distribuzione geografica dei poveri a Torino, ma che si sarebbe poi addentrato nell'analisi delle possibili e concrete soluzioni prospettate dagli autori: Paolo Griseri, giornalista di Repubblica, Roberto Cardaci, sociologo, e Pierluigi Dovis, Direttore della Caritas Diocesana di Torino. Il volume ha il pregio non indifferente di sintetizzare l'analisi e presentare i concetti in maniera semplice grazie a espressioni "significative

Un gomitolo tra Italia e Romania

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Non mi piace fare cronaca, ma a volte è necessario. Sabato 7 dicembre, nell’ambito degli scambi culturali tra le città di Focsani e Borgaro, l’Associazione Dacia e il Circolo Letture Corsare hanno organizzato un reading di brani tratti dal volume “Iter Fati”. Il libro raccoglie i racconti vincitori della nona edizione del premio letterario “Racconti Corsari”, ispirato dalle opere dello scrittore e intellettuale Pierpaolo Pasolini. Il concorso, a cui partecipano autori provenienti da tutte le regioni d’Italia, offre ai vincitori la possibilità di ricevere come premio la pubblicazione dei loro scritti e di vederli distribuite nelle librerie grazie all’impegno della casa editrice Eris. Il coordinatore del Circolo, Dario De Vecchis, ha descritto il lavoro delle due giurie del concorso, una composta nella maggior parte da lettrici e una da scrittori, impegnate nella valutazione dei racconti appartenenti alle diverse sezioni del premio, dalla solidarietà allo sport, dai raccont

Un alto concetto di dignità

Post fazione al racconto " Un alto concetto di dignità" di Anna Vera Viva "Io Gino lo odiavo. Questo era certo" È uno strano modo per iniziare un racconto presentato nella sezione "Solidarietà" di un concorso letterario. Ed è forse questo il principale motivo per cui la Giuria ha deciso di attribuirgli un premio speciale. Il racconto di Anna Vera Viva muove i propri passi della genesi dell'odio: dalla ricerca senza risultato della sua origine in un attimo, un fatto, un episodio al seme che attecchisce "silenzioso... innocuo, asintomatico" ed entra a far parte della vita del protagonista per non abbandonarlo più. Tale sentimento è il "prologo della nostra rovina", che si moltiplica e riproduce fino a diventare unico punto di riferimento della vita del protagonista: l'odio, fomentato dalla delusione, che negli anni si è affiancato alla rabbia e al disprezzo. Il dualismo tra il protagonista e il destinatario dei suoi sen