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Visualizzazione dei post da settembre, 2008

Librerie Coop

La Coop entra nel mercato delle librerie e io, da bravo Giovane Aspirante Scrittore Famoso nonché ex dipendente della Cooperativa più famosa d’Italia, entro nella prima libreria Coop. Il copione prevede un’inaugurazione in stile happening con tanto di presenza del Sindaco di Torino e immancabile polemica dell’opposizione. Perché? Perché l’apertura di un negozio di così grandi dimensioni in pieno centro (come se non ce ne fossero già tanti altri) rischia di causare immani danni ai concorrenti più piccoli. Per nulla interessato all’happening, mi getto nella bolgia per un giro di perlustrazione. Si vede che la voglia di partecipare a un evento ha la meglio sia sulla crisi che sul disinteresse degli italiani per la lettura: devo sgomitare per farmi strada. Il motivo della mia presenza? Sembra che la libreria sia consacrata alle presentazioni degli autori, quindi tentar non nuoce. E se in futuro riuscissero a raccogliere anche solo la metà del pubblico di oggi… Mi trovo di fronte a un local

La mamma e il professore

No, non c’entra con Il Professore di Odio . Questa è un’altra situazione. Il professore è al telefono. Il suo sguardo tradisce inquietudine e imbarazzo. Dall’altro capo dell’apparecchio la madre di un’allieva di un istituto superiore. È molto agitata, anzi, indignata, anzi, di più. L’unico antidoto per farla tacere? Torcerle il collo. È evidente che il professore lo farebbe volentieri (anche quello di Odio , suppongo), ma purtroppo qualcosa glielo impedisce. La morale? L’etica professionale? No, la distanza che li separa. Lui: Signora, mi dispiace che sua figlia sia rimasta turbata. Magari ogni tanto avrà trovato delle parolacce… no, va bene, ho capito, è molto scurrile, però… Io (tra me, con un vago sorriso): Anch’io nei miei libri abbondo con le parolacce. Ma non c’è da strapparsi le vesti: basta sentire la televisione… Eppure è sempre la stessa storia : se una parolaccia è detta ha un peso, mentre se qualcuno osa scriverla… E poco importa che quando metti piede fuori casa ci sia se

Ridammi la radio

Ne è passato di tempo da quando sono stato ospite di Radio Flash ( qui , qui , qui e qui trovate qualche commento sulla prima e qui la registrazione della seconda). Era stata una bella esperienza, anche perché allora avevo provato il brivido del sala di trasmissione, delle cuffie (enormi) e del microfono, del sentirmi dentro la radio. Ho potuto ripetere questa esperienza qualche tempo fa, anche se a distanza. Marina Greco di Radio Centro 95 mi ha ospitato nella trasmissione Zapping e, nello spazio tra un’interruzione pubblicitaria e l’altra, mi ha permesso di parlare di Odio e di Cerchi . L’incontro con Marina è figlio del classico da cosa nasce cosa: un anno fa ero andato in radio a comprare i biglietti per il concerto di Vasco Rossi a Torino, mi ero informato su come contattarla, le avevo mandato l’immancabile mail… et voilà: dodici mesi dopo ecco l’occasione che si presenta. La cosa più deliziosa? Un commento di Marina su Cerchi, un libro che secondo lei è come un trentatre gir

Frasi estate 2008

Colonna sonora dell'estate: Unleash – Soulfly War after war – The lions’ roar Signora Ottantenne: Questa notte ho sognato brutto. Spiaggia (fiato trattenuto) Signora Ottantenne: Ho sognato che c’era uno che voleva violentarmi. Spiaggia (sconcerto e indignazione) Signora Ottantenne: Solo che era tutto un sogno. Spiaggia: ?!? Hell after hell – Cambodian death bells La signora veneta: “Mia figlia ga comprà un cane. S’è proprio un bel animale, anca se è ancora un cuciolo. Dovresti vederlo, che tenero. No, non s’è un barboncino! S’è un Pizburg!” (Un Pizburg?!?) Scum after scum – They blot out the sun Lei: “Nella vita c’è sempre qualcuno disposto a prendersi la tua eredità.” Hill after hill – In the killing field Lui: “Quale metodo di insegnamento adotteresti?” Lei: “Il metodo Franzoni.” Pig after pig – The blood runs cold Lei: “Adoro i thriller, soprattutto Herry Potter.” Stone after stone – The Kingdom come Lui (indignato): “L’hanno detto alle Iene. Su internet un biglietto per il conc

Il personaggio famoso

Io: Buon giorno. Mi chiamo Andrea Borla e sono uno dei tanti aspiranti scrittori famosi. Finora ho pubblicato quattro romanzi, tutti con case editrici di dimensioni medio/piccole. Però mi sono sempre rifiutato di pubblicare a pagamento. Lui (sbadiglia) Io (facendo finta di niente): Questo è il mio ultimo romanzo (glielo porgo e lui lo posa sulla scrivania). Si chiama Cerchi . È stato presentato all’ultima Fiera del Libro di Torino. I temi affrontati sono la passione, l’amore e la morte. Ogni capitolo è autoconclusivo, ma è concatenato con quello che lo precede e con quello che lo segue. In questo modo è possibile sceglierne uno a caso e cominciare da lì la lettura. Lui (sbadiglia) Io (mentre mi concentro sulle mie parole e non sul contesto): Il romanzo è strettamente collegato con il precedente, Odio , una sorta di giallo al contrario in cui è nota l’identità dell’assassino ma non quella della vittima. Io non amo scrivere gialli o thriller e cerco di non seguire un genere vero e propri