Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2010

Edoardo Sanguineti

È stato proprio parlando di lui che ho inaugurato il mio (allora) nuovo blog , nel dicembre 2005. A distanza di quattro anni e mezzo mi trovo ad aggiungermi al coro di chi ha sentito annunciare la notizia della sua scomparsa . In quell’inverno, di Edoardo Sanguineti ospite di Fabio Fazio, sintetizzai così il pensiero: - Tutti credono di avere un animo poetico; - Se tutti scrivono poesie è causa dell’alfabetizzazione; - Il poeta non è tale perché scrive poesie, ma scrive versi e quindi tenta di presentarsi al pubblico come poeta. Se avesse o meno ragione, non sono io a doverlo dire. Mi viene però in mente il racconto di un amico, che assistette alla presentazione di una sua raccolta di poesie in un teatro torinese . Sanguineti prese posto su una sedia, aprì il libro e cominciò semplicemente a leggere uno dopo l’altro alcuni testi particolarmente ermetici. Dopo diversi minuti, in cui il pubblico aveva cominciato a rumoreggiare senza peraltro distrarre l’autore dalla lettura ad alta voc

Salone del Libro 2010

Immagine
Finisce oggi. Punto.

Saltare lo squalo

A un certo punto è inevitabile: dopo decine e decine di puntate è più che plausibile che gli sceneggiatori siano a corto di idee. Ed è a quel punto che la serie imbocca una china discendente. Ho scoperto che l’inizio della svolta negativa è chiamato jumping the shark , saltare lo squalo . Il riferimento è una puntata di Happy Days in cui Fonzy faceva surf su uno squalo. Ok, è un sintomo più che evidente: gli sceneggiatori erano arrivati alla frutta. In Inghilterra sta per avere avvio un nuovo reality in cui i concorrenti vengono pagati per perdere la verginità . Mia nonna chiamava questa attività, ancorché non retribuita, saltare la cavallina . Dello squalo non c’era traccia. Oggi, evidentemente, le cose sono cambiate.