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Visualizzazione dei post da gennaio, 2007

Niccolò Ammaniti

Un padre ubriacone e manesco, un figlio diviso tra l’amore e l’odio verso l’unico genitore rimastogli, una coppia di sbandati, due ragazzine che giocano a fare le trasgressive, un assistente sociale bisognoso lui stesso di assistenza sono solo alcuni dei personaggi che Niccolò Ammaniti raccoglie sul palco del suo ultimo romanzo, Come Dio comanda . Ognuno di essi si muove nell’indistinto panorama di una bassa padana fatta di abitazioni modeste e capannoni industriali, priva di veri e propri e agglomerati urbani. In questo ambiente quasi de-umanizzato Ammaniti descrive con linguaggio tagliente miserie morali e materiali e lo fa senza il ben che minimo accenno di tenerezza o pietà nei confronti dei suoi personaggi. I motivi per amare questo libro sono gli stessi che possono spingere ad accantonarlo dopo poche pagine. Chi cerca nella lettura segni di speranza o di redenzione sulle prime resta deluso. Il senso di abbandono e di sconforto che si respira capitolo dopo capitolo traspare dalle

Rethor&Litil – carta o web?

Il nucleo originario dei racconti di Rethor&Lithil è stato pubblicato su internet. Come raccontavo sul mio blog del 2005 , la mia idea era di sfruttare un mezzo che permette di raggiungere migliaia di potenziali lettori, tutti alla portata di un click. Mi ci è voluto poco per capire che il problema stava proprio in quella distanza apparentemente minima che separa me e loro: far fare quel dannato click ai lettori e farglielo fare nella giusta direzione. Ci ho pensato un po’ e poi ho trovato una soluzione. Ogni sito ha i suoi frequentatori: il sito A ha i suoi, il B ne ha di diversi, il sito C altri ancora. Se potessi mettere in contatto i visitatori di A, B e C e fare la somma degli uni e degli altri otterrei un pubblico maggiore e aumenterei anche la possibilità che, nel mare di internet, qualcuno si accorga di ciò che scrivo. Così è nato quello che ho battezzato e-book diffuso , un ciclo di racconti in cui ogni capitolo è depositato su un sito diverso e contiene le istruzioni per

Sesso e letteratura

Mi direte che sono io che tendo a mettere in collegamento tra di loro fatti distanti l’uno dall’altro, però ogni tanto mi coglie un dubbio: c’è un disegno superiore e preordinato? Qualche esempio. In libreria mi cade l’occhio su un libro dal profondo titolo “C***o: istruzioni per l’uso”. No, non l’ho notato per il motivo che immaginate, ma perché era in mezzo a “Ossi di seppia” di Montale e “L’uomo e il mare” di Hemingway. Quale posto più indicato, no? Su L’Espresso, la scrittrice Isabella Santacroce (Gioventù Cannibale), annuncia di cercare uomini disposti a farsi brutalizzare da lei. Le sue avventure sessuali finiscono spesso nei suoi libri, così i più fortunati potranno anche rileggere le loro performance trasposte su carta. Nelle sue ultime presentazioni, la nostra bella è apparsa con una maschera da Cat Woman e ha mostrato varie sue foto nude. Un pienone senza senso. Io, nel mio piccolo, mi appresto a fare un po’ di presentazioni del mio prossimo libro: se ci andassi nudo alzerei

Gianrico Carofiglio

Una sera di (tanto) tempo fa. Televisione. Daria Bignardi già in epoca post grande Fratello. Interviste barbariche. Salotto. Gianrico Carofiglio è un magistrato e, a tempo perso, fa lo scrittore. Il suo personaggio è un avvocato, e tanto basta per farlo definire da Sellerio il nuovo Camilleri . Scena prima. La Bignardi fa una domanda che nessuno si aspetta e che mai altro intervistatore ha fatto al suo ospite-scrittore: “Ma il libro è autobiografico?” Lui risponde che all’inizio diceva di no, ma che poi ha scoperto che il suo personaggio riscuote molto successo tra le donne, così ha cominciato a dire che sì, è tutto vero. Ma dove ho già sentito queste parole? Mm, forse durante le mie presentazioni. “Ma In prima persona è autobiografico?” “Visto che il protagonista ha tre donne, di cui due bellissime e una intrigante… mi avete scoperto: è tutto vero!” Ammetto che per questa risposta mi sono ispirato a Sean Connery quando ha detto “faccio l’attore perché è l’unico mestiere che mi dà la

Panettoni

Per una volta non sono del tutto d’accordo con Gordiano Lupi . Sì, il Natale appena trascorso è il periodo ideale per gli scrittori da panettone, però… Il libro di Ammaniti è bello. Sembra ritornato ai bei tempi, quelli che hanno preceduto Io non ho paura . E, dirò di più, è anche bello il libro di poesie di Ligabue. Sembra strano ma non è (solo) un’operazione commerciale: ci sono dei versi interessanti ( il rigiratore di pollici/ all’improvviso/ cambia verso ) e una scelta di parole e di immagini davvero particolare. Certo, tutti gli altri mattoni… il fantasy in particolare sembra colpito dalla malattia dell’ingrasso: i volumi sono sempre e solo XXXL. Il bacillo è comparso con Il Signore degli Anelli: tre romanzi in un volume solo. Poi tutto Nardia minuto per minuto. Poi anche Licia Troisi, con una bella ristampa natalizia in formato mattone della sua prima trilogia. Infine il germe ha colpito anche David Eddings: tre libri per volta della saga dei Mallorean. La malattia è la stessa d

Rethor&Lithil – paradossi

Tutte le volte che penso a come descrivere Rethor&Lithil mi trovo di fronte a una lunga sfilza di paradossi e apparenti contraddizioni. Volete qualche esempio? Il fantasy è il genere letterario che, per eccellenza, viene associato alle grandi saghe: una trilogia, la seconda trilogia, quello che è successo prima, il seguito, il seguito del seguito. Recentemente David Eddings ha indicato in dodici (dodici?) il numero perfetto di volumi di ogni ciclo che si rispetti. Sull’altra sponda del fiume c’è il racconto, quella forma di narrazione che viene dai più considerata breve e frammentaria. In questo contesto racconto fantasy sembra quasi un ossimoro, una contraddizione in termini. Semplificando al massimo possiamo dire che Il preludio è un insieme di racconti. Ecco, racconti, non volumi. Il mercato editoriale ha da tempo stabilito che dopo una trilogia è bene pubblicare un prequel, ovvero un libro contenente gli avvenimenti che hanno preceduto la storia principale. Volume uno, volume d

Anno nuovo, vita...

È cominciato il nuovo anno e si è portato dietro alcune importanti novità. I bulgari diventati europei, e già qualcuno organizza pullman per trasportare in Italia le fanciulle in cerca di marito. Avete voluto la libera circolazione di persone e merci? Ecco, appunto. Le pubblicità degli anti influenzali targati 2007 sono accompagnate da rinnovate controindicazioni che mettono in guardia da effetti collaterali anche gravi. Sentirlo mi ha messo in apprensione. Sono peggiorati gli effetti o sono oggi gli stessi di ieri, solo che prima non ne conoscevamo pericolosità? Abbiamo giustiziato Saddam e ci sentiamo tutti più buoni, liberi e protetti. O no? Pannella fa lo sciopero della fame e della sete e ingrassa a dismisura. Sarà una questione genetica? Io, dopo le vacanze, ho una pancetta non indifferente. Eppure… meno male che in Italia c’è Pannella. Torna il Maurizio Costanzo Show, di sera, il giovedì. Come? Preferite i bulgari? Non posso darvi tutti i torti. E poi, su , non esageriamo: cosa