Post

Visualizzazione dei post da novembre, 2010

Racconti Corsari 2010 – I vincitori

Immagine
“Un tempo si diceva che l’Italia ereditava dalle sue migliaia di comunità quella forza e quella ragione d’essere che la unificava in un enorme laboratorio di idee e iniziative” scrive Dario De Vecchis nella prefazione del libro che raccoglie i racconti vincitori della settima edizione del premio letterario Racconti Corsari . Contro l’individualismo e la separazione, “il messaggio che abbiamo individuato con i racconti vincitori è invece stato quello di un forte recupero del passato, l’esaltazione della memoria per riproporre il bisogno di confrontarsi e di costruire un’identità comune”. Il sottotitolo del libro riprende proprio questo concetto (" Le periferie raccontano le memorie del mondo" ) e trova la sua esplicazione nei racconti vincitori delle diverse sezioni: - Tema libero: “2 Giugno 1946” di Erica Maria Pramauro - Viaggi: “Barona” di Luigi Spiota - Sport: “Il bollito di zia Nives e il dribbling di George Best” di Massimo Cerina - Piemonte: “Il giorno perfetto” di Ema

Barack Obama

E dire che oggi volevo parlare di un servizio di Rai Due sulle librerie, sull’incremento delle vendite della grande distribuzione, sul problema degli sconti e dei prezzi. E invece mi tocca parlare di Barack Obama. Sì, perché anche Obama ha ceduto alla tentazione e ha scritto un libro. L’attenuante è che i principali destinatari siano le sue figlie (che incontra ogni giorno e a cui avrebbe potuto consegnare di persona un manoscritto o, ancora meglio, spiegar loro di persona il suo pensiero, senza dare alle stampe un libro) e che il volume parli di figure imprescindibili della Storia come Martin Luther King. Ma è sufficiente? Be’ meglio Obama di Ruby Rubacuori , delle veline, dei calciatori, dei politici, dei conduttori, dei giornalisti, dei gossippari (di fronte a questo neologismo avventato Word si infuria e corregge in gossip-staccato-pari), dei paparazzi, dei cuochi, dei cantanti, dei VIP, dei maggiordomi dei VIP, delle amanti dei VIP, delle escort pagate dai VIP, dei comici, degli

Pater Noster – la finzione narrativa

Uno degli espedienti per rendere meno frammentaria una raccolta di racconti (la cosiddetta cornice) è la ricerca di un filo conduttore che guidi il lettore tappa dopo tappa . Di esempi ce ne sarebbero decine e decine, a partire da Mille e una notte per arrivare al Decameron. La finzione letteraria vuole questi racconti attribuiti alla penna di Piero Scacchi, il protagonista di Odio e autore di Cerchi , un novello Zeno Cosini che, incarcerato per un omicidio di cui non si è mai pentito, scrive per fornire al suo psicanalista sempre nuovo materiale con cui arricchire la conoscenza della sua mente. Nell’introduzione (intitolata Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ) Piero viene convocato in segreto da Don Michele, il cappellano del carcere, che gli fa consegnare un santino. Sul retro è riportato il Padre Nostro , con l’indicazione dell’ora dell’appuntamento. Il sacerdote chiede aiuto al detenuto per un innocente che è stato arrestato, che definisce una vittima per cui p

Polvere e letteratura (2)

È passato più di un mese da quando, dopo aver sfogliato le pagine de La Stampa dedicate ai libri, parlavo di polvere e letteratura . Certo, tra formazione e ottusità da un lato e grigiore dall’altro, non avevo il minimo dubbio per chi tifare . Eppure, oggi, anche le mie parole sono diventate polverose come le immagini che criticavo. Il tempo è troppo veloce e l'obsolescenza arrugginisce l'uomo insieme ai suoi pensieri. Sì, forse ha ragione Alessandro Cascio , quando, con una certa dose di provocante pessimismo, dice che “ in Italia l'ultima cosa di davvero grande che l'editoria è riuscita a portare al grande pubblico mondiale è stato "Il nome della rosa" 25 anni fa. Non esiste un Twilight italiano, un Harry Potter, neanche un Diario di Bridget Jones, un I Love shopping e un Il diavolo veste Prada. La commedia letteraria brillante non esiste, non c'è una nuova beat italiana, non abbiamo un Underground valido come i giapponesi, anzi, il nostro Underground vi

Pater Noster – i temi

Ciò che mi ha stupito di Pater Noster è il modo in cui gli autori coinvolti nel progetto hanno declinato in maniera varia e spesso inaspettata le storie nate dai singoli versi , a volte integrando nelle vicende il tema religioso, a volte allontanandosene di proposito. Tra i primi spiccano Emiliano Maramonte ( Sia fatta la tua volontà ) e Maurizio Cometto ( Come in cielo e così in terra ), che hanno scelto come mezzo espressivo il racconto fantastico. Sotto questo profilo, a loro si aggiunge Fabio Lastrucci ( Come noi li rimettiamo ai nostri debitori ) che conduce il lettore in mezzo a una lotta tra Bene e Male di ambientazione medievale. Diversi racconti presentano drammi familiari di varia natura, spaziando dal thriller all’horror : dalla perdita di una persona cara ( Sia santificato il tuo nome di Simone Pazzaglia) ai dissapori tra genero e suocera ( Che sei nei cieli di Valerio Biagi), dalla violenza domestica ( Ma liberaci dal male di Matteo Gambaro) alla disgregazione degli affe

Forma e sostanza della narrazione - Fabrizio Fulio Bragoni

Negli anni dedicati alla scrittura ho maturato una teoria: anche la forma ha un peso. Dietro questa conclusione apparentemente banale c’è una realtà ben difficile da digerire per un aspirante scrittore famoso: a essere determinante in un libro non è soltanto la sostanza, il contenuto, l’opera. Anzi, questi elementi passano spesso in secondo piano. Un argomento oggettivamente a favore dei detrattori degli aspiranti scrittori famosi è la quantità di materiale che viene pubblicato giorno dopo giorno. Lo scaffale delle novità delle grandi case editrici è sempre gravido di nuovi titoli, e lo stesso capita, con le dovute proporzioni, per quelle piccole. Come emergere da questo oceano di titoli? L'unica soluzione che mi è venuta in mente è l'aggiunta di un elemento di forma a quello imprescindibile della sostanza. In Odio questo elemento è il giallo al contrario, in cui l'identità del colpevole è nota sin dall'inizio mentre resta da scoprire quella della vittima. In Pater N