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Visualizzazione dei post da luglio, 2008

Consigli per la lettura (2)

Lo faccio raramente, ma prima dell’estate è d’obbligo (oltre che bello) indicare qualche lettura alternativa a chi non vuole sorbirsi soltanto i (soliti) titoli da classifica della top ten. Ecco qualche suggerimento che si aggiunge a E' stata pura gioia , di cui avevo già parlato qui . Robertino Bechis – Sulle strade del tempo Un ragazzino si trova catapultato all’indietro nel tempo, nell’Antica Roma ai tempi di Cicerone e di Catilina. Accompagnato da un pittoresco gruppo di animali e da un aruspice (una sorta di veggente) Mattia si ritrova incastrato tra gli ingranaggi della rivoluzione e della inevitabile restaurazione. La vita dei latini è descritta in modo affascinante e preciso, tanto da farci sentire dentro la storia. La narrazione è fluida e stimola a proseguire pagina dopo pagina anche quelli come me che, al posto della storia e della geografia, non hanno solo un buco ma un’intera voragine. Kaneda – Due cuori e una gatta Il libro (il primo, dovrei dire?) che raccoglie le av

Intervista doppia

Sì, proprio come quelle rese famose da Le Iene. Per fortuna le domande sono state un po’ meno piccanti di quelle proposte alle vittime della trasmissione televisiva (quali posizioni conosci?, puoi mimarle?, hai mai coltivato marijuana?, ecc.). Il mio doppio è Robertino Bechis, autore di Sulle strade del tempo , un libro ambientato nell’antica Roma ai tempi di Cicerone e Catilina. Queste sono le domande, e soprattutto le risposte, che non hanno trovato spazio nell’articolo di Ambra Lo Sardo . Ambra: Cosa avete in comune? Lui: Vivo a Borgaro e lavoro a Ciriè. Io: Vivo a Ciriè e lavoro a Borgaro. (Insomma... quasi fratelli.) Ambra: Fede? Io: Toro. Lui: Juve. (Ok, lo so, qui avrei dovuto alzarmi e andarmene, ma non mi sembrava educato.) Ambra: Quanto ci avete messo a leggere il libro dell’altro? Io: 240 pagine in un giorno e mezzo. Ambra: Scorrevole? Io: Weekend sulla spiaggia. Lui: Una settimana. Ambra: Noioso? Lui (dopo un attimo di imbarazzo): No, è che non riesco a leggere più di poche

Consigli per la lettura (1)

Non è granché, lo ammetto, ma tra gli hobby che coltivo ce n’è uno particolare: tengo una rubrica di viaggi su una rivista mensile della provincia di Torino. Il titolo che il Direttore ha appioppato alla mia pagina, dal sibillino e multiplo senso, è I viaggi di Andrea Borla , qualcosa che sta a metà tra i letterari viaggi di Gulliver, quelli culturali o vacanzieri che ognuno può sperimentare, la metafora di un percorso segnato o da venire, e le visioni da LSD di sessantottina memoria. Non mi sono potuto ribellare (dopotutto è lui, il Direttore) e non ho nemmeno mai voluto indagare su quale dei quattro significati sia quello che l’ha spinto a scegliere quel titolo. Visto che l’estate è alle porte, vi consiglio una veloce lettura di qualcuno di questi articoli . Un mio vecchio compagno delle superiori, incontrato una volta per caso, commentò i miei resoconti di viaggi e il mio blog dicendo “Non scrivi cose profonde”. (No, non voleva essere un complimento.) Però… Pirandello sosteneva che

Commenti (2)

Fare egosurfing (inserire il proprio nome su un motore di ricerca, insomma) è davvero divertente: al di là di esperienze passate , si scoprono cose davvero interessanti , come un piccolo Andrea Borla che gioca a basket o un Andrea Borla più cresciuto che ama i fuoristrada. Il meglio, però, continuano a darlo i commenti che internet espone a imperitura memoria. Uno degli ultimi e più deliziosi che ho trovato? Questo : Bravo Andrea Borla. Ti chiedo scusa se il tuo libro, invitante e piccino, mi scivolò in borsa quel giorno in cui incontrai anche Altissimo. Fu durante un attimo propizio, ed io amo appropriarmi delle merci che soddisfano bisogni secondari, così per sfida al consumismo indotto. Geniale l'idea di unire i racconti da una girandola di connessioni, credo di averle scovate tutte. E' la vita, in fondo. Sensibilità quasi femminile, unita ad un'acuta (e arguta) intuizione maschile, e mi sa che non sei neppure gay, un racconto dietro l'altro, mi hai fatto compagni

Correttore automatico (2)

Oggi passeggiavo per Torino. Non che lo faccia spesso, ma quando capita finisco per ritrovarmi nella piazza dietro Palazzo Carignano. Non c’è un vero e proprio motivo: è come se qualcosa di magnetico mi spingesse sempre e comunque lì. Non che la sua cornice racchiuda chissà quali bellezze, ma c’è qualcosa nell’aria che rende quel luogo familiare. E non è un caso che Cerchi finisca esattamente in quel luogo, con un personaggio che prova, più o meno, gli stessi sentimenti che mi accompagnano. E quando alza la testa, incrocia lo sguardo con la parte posteriore del palazzo. “Il retro del Carignano è veramente orrendo!” dice. A questo punto, quasi per magia, Word prende possesso della scena. Sto finendo di rileggere le bozze di Cerchi e, malauguratamente, ho attivato la funzione di correzione automatica . E ne subisco le conseguenze. Word mi suggerisce che del non è dello stesso genere di Carignano (perchè, poi?), e mi consiglia di sostituire del con della . Mi immobilizzo. Se gli dessi ret

Immagini 12 (Opportunità negate)

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