Hobbs

Iera sera c’è stata la presentazione da Hobbs, un locale decisamente carino di Ciriè. Era la prima volta che facevo una serata in casa (nemo profeta in patria) e come sempre ho voluto curare l’organizzazione nei minimi dettagli. E infatti…
Mi sono ricordato di non scegliere da data in contemporanea a un altro evento. Mi era già bastata una presentazione il giorno del Giro d’Italia e una in contemporanea con il concerto di Vasco a Torino. Bisogna imparare dai propri errori. E infatti ieri sera c’era l’amichevole Italia-Svizzera.
Ho pensato che sarebbe stato bello stare all’aperto, nello spiazzo davanti al locale. “Troviamoci alla fine di maggio così fa caldo” avevo detto con Nicoletta, la titolare di Hobbs. E infatti ieri sera c’era un tempo da lupi (freddo invernale, cielo plumbeo…) ed eravamo tutti al riparo al chiuso.
Mi è sembrato il minimo preparare con cura le letture, soprattutto quelle un po’ diverse dal solito. Un esempio? Volevo che Tamara leggesse il pezzo sui parchi “multietnici” di Torino. Naturalmente gliel’ho detto all’ultimo momento e per di più non sono nemmeno riuscito a trovarlo (!!!) sfogliando il libro pagina per pagina.
Mi sono impegnato a non rubare la scena a Sergio, che mi faceva da presentatore. Durante una lettura gli ho anche sussurrato “parli dei personaggi?” Lui ha annuito. E infatti ho preso la parola (io) e ho descritto (io) per benino tutti i personaggi del libro.
A un certo punto è entrato Luca Baracco (categoria “personalità”: assessore, consigliere comunale, ecc. ecc.) a cui ho chiesto pubblicamente di fare un piccolo intervento verso la fine della presentazione. E infatti il suo intervento è stato cassato d’imperio.

Me ne devo scusare: è più forte di me. Nonostante una certa preparazione preventiva (quella successiva sarebbe un po’ inutile) finisco sempre per “andare dove mi porta la serata”. In questo hanno ragione Sergio e Luca. Ma d’altronde Francesco Richiardi, forte della sua esperienza da musicista, poco prima di incominciare mi aveva ricordato la regola base di ogni esibizione: alla peggio… improvvisa. E così finisco sempre per fare.
Il risultato mi è parso gradevole e soddisfacente, al di là di tutti questi piccoli dettagli organizzativi: il pubblico era numeroso (nutrito è un doppio senso azzeccato, visto che molti hanno consumato prima/dopo/durante la presentazione), l’ambiente informale e invitante, l’attenzione alta nonostante la mia consueta logorrea. Insomma, pare essere andato tutto bene. Grazie a tutti, e in particolar modo a quelli che hanno acquistato una copia del libro contribuendo in maniera decisiva a pagare la mia prossima rata del mutuo.

Commenti

Patty ha detto…
Le cose improvvisate sono sempre quelle che riescono meglio.. mai organizzare troppo!
Andrea Borla ha detto…
Eppure sono un tipo organizzato, almeno all'apparenza. Preferisco arrivare con un bagaglio di cose pronte (letture, discorsi, considerazioni, ecc. ecc.) anche a costo di non usarle. Ma se servono... sono lì.
Questo può non far piacere ai presentatori/lettori con cui rischio sempre di fare figuracce. "Dovevano fare questo", "avevamo detto di leggere quest'altro"... avrebbero anche ragione ad arrabbiarsi, ma sono generalmente molto comprensivi.
Poi c'è sempre margine per l'improvvisazione, ma almeno ho una base solida su cui muovermi.
Anonimo ha detto…
C'ero anch'io quella sera e l'improvvisazione ha avuto una suo fascino...tanto dell'intervento del tizio non importava a nessuno... francamente penso che molti fossero lì per "fare un piacere", forse anch'io inizialmente...Alla fine della serata ero elettrizzata. L'atmosfera del locale era ideale e forse all'aperto sarebbe stato più dispersivo...Mi ero davvero persa ad ascoltare pillole di un libro che non era "il solito" accompagnato da uno humor che adoro. Ora il libro l'ho letto. L'ho letteralmente sbranato. Era da tempo che non mi capitava più. Non era scontato, ha numerosi spunti, nessuna pretesa di morale (a mio avviso sempre, ovvio). Ero sul pullman stanca morta e ne leggevo pagine e pagine sperando nel traffico per allungare la lettura...Alla faccia del commento...non dovrebbe essere breve?Mah... magari mi fermo qua=)

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