Better run through the jungle (2)

Non ha smesso. Continua a ribombarmi in testa, sbattendo da una parete all’altra della scatola cranica. È meglio correre nella giungla, sempre, soprattutto quando i ricordi di un estate ormai finita continuano a venire a galla.

…better run through the jungle…
Mi passa di fronte un gruppo di giapponesi. Ognuno di loro trascina una valigia munita di rotelle. L’ultima della fila ha anche una borsa di plastica con dentro un tubetto di maionese e una confezione di tortellini. Spero non facciano parte della stessa ricetta.
…better run through the jungle…
Leggo Amrita di Banaba Yashimoto. Sono stufo che la giapponesina non faccia che frignare sulla vera o presunta bruttezza dei suoi romanzi. L’ha già fatto ne L’abito di piume. Se sono brutti, non pubblicarli. Basta, per cortesia.
…better run through the jungle…
“Sai come mi sento quando stiamo assieme?” chiede una ragazza all’uomo che tiene per mano. “Come in quel telefilm, ER, quello dei dottori. Tutti accorrono intorno al paziente perché ha il suo cuore ha smesso di battere. Uno prende in mano gli elettrodi e urla libera! prima di dargli una bella scossa.”
“Vedi l’amore cosa può fare?” risponde lui.
Non chiamate i medici di ER. Chiamate la neuro, per cortesia. E in fretta.
…better run through the jungle…
Dopo aver sentito i due tizi di prima penso che come medico di base vorrei tanto avere il Dottor House.
Ma dopo un attimo di riflessione mi accorgo che forse sarebbe meglio di no.
…better run through the jungle…
Non sono mai stato bravo con gli scacchi: ho sempre pensato che lo scopo del re fosse di far uccidere la propria regina.
…better run through the jungle…
“Sai, Andrea, sono passato vicino a Mentone. Ma è un posto orrendo, con tutti quei grattacieli!”

I grattacieli sono quelli di Montecarlo.
…better run through the jungle…

Commenti

Anonimo ha detto…
rido

:-D
Andrea Borla ha detto…
A conti fatti, se il tuo medico di base è come il Dottor House, hai ben poco da ridere...
Anonimo ha detto…
una domanda facile facile: cosa ti sei bevuto?
Be', non tutti i romanzi di Banana sono da buttare.
Andrea Borla ha detto…
Non è tanto "cosa" ma "quanto"... ;)

Trovo Banana veramente brava, soprattutto per la leggerezza con cui riesce a trattare temi davvero difficili (la morte, il dolore, l'abbandono...) Però, ogni volta, dice "questo libro non mi è riuscito tanto bene", "non volevo pubblicarlo ma l'editore ha insistito"... e checcavolo! Allora perchè pubblichi i libri se sei la prima a cui non piacciono? E soprattutto, perchè noi continuiamo a comprarli?

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