Goethe e il lucchetto

Sempre dai giornali estivi una notizia che mi ha fatto decisamente pensare. Federico Moccia ha inserito nel suo ultimo libro (“Ho voglia di te”) una scena commovente: lui e lei vanno sul ponte Milvio a Roma e suggellano il loro amore legando un lucchetto a un lampione.
Siete stupiti? No? Fino a qui nemmeno io, ma lo sono diventato quando ho visto com’è ridotto adesso il lampione: decine e decine di catene e lucchetti lo addobbano come se fosse il simulacro di Houdini. E dubito riuscirà a liberarsi tanto facilmente.
Non appena letto il libro qualcuno ha deciso di imitare i due innamorati della storia ed è andato in ferramenta a comprarsi un lucchetto. Ci ha scritto sopra il nome e quello della sua bella e l’ha chiuso attorno al palo. Qualcun altro ha copiato l’idea e la cosa è diventata di moda.
“Vedi?” penso. “Basta poco per attirare l’attenzione sul tuo libro. Il poco viene spesso definito uovo di Colombo, o anche lucchetto di Moccia. Il difficile è farsi venire l’idea giusta.”
Mentre medito su quale sia idea giusta da inserire nel mio prossimo romanzo mi cade l’occhio su un numero della Settimana Enigmistica appoggiato a un cumulo di giornali da spiaggia. Tra le Spigolature ne trovo una davvero gustosa: Goethe ebbe un enorme successo con I dolori del giovane Werther, tanto che molti giovani cominciarono a emulare gli atteggiamenti e i comportamenti del protagonista. Intorno al 1774 si registrò una così forte ondata di suicidi da costringere Goethe a far dire a Werther in una poesia pubblicata l’anno successivo “Sii uomo e non seguire il mio esempio!”
Per pubblicare e per vendere, oggi, tutti sono disposti a fare di tutto. Finché si tratta di incrementare i guadagni delle ferramente ci può anche stare, ma è proprio necessario avere qualche decina di suicidi sulla coscienza per diventare importanti e famosi come Goethe?

Commenti

Anonimo ha detto…
Infatti dopo aver letto il tuo libro mi sono messo a far esplodere uffici e banche. Contento? Ale.
Anonimo ha detto…
Che tesoro! Ho fatto copia e incolla del tuo messaggio e l'ho mandato alla Digos... busseranno alla tua porta molto presto, così mi hanno detto.

Dopo aver letto Americana... dovrei tentare il suicidio come Piffy? Che pubblicità sarebbe, non trovi?

:)

Andrea
Anonimo ha detto…
perchè a me federico moccia è sempre piu' antipatico?
e ancor meno sopporto chi indica il suo libro come 3msc...
i lucchetti di ponte milvio, si, lo sapevo, non li ho visti ancora perchè il solo pensarci mi fa venire mal di pancia...

ma sappiamo partorire idee originali????

nel tuo prossimo libro, per favore, inventa qualcosa, io ti giuro che lo farò per emulazione!!!
Andrea Borla ha detto…
Per il momento il problema sembra essere trovare un editore che non mi chieda soldi per pubblicarlo, il mio prossimo libro. E' anche vero che non mi sto sbattendo troppo... ma quando finirà questo anno disastroso? (vietato rispondere "il 31 dicembre"!)

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