Attesa
Aspetto…
…che arrivino le copie di Rethor&Lithil per poter, con sicurezza, fissare delle presentazioni e prendere contatti con i librai per la distribuzione.
…di sapere qualcosa di più sulla pubblicazione del mio romanzo Odio che è stato selezionato nell’ambito di un concorso letterario di Nicola Pesce Editore.
…che a marzo parta una rassegna di presentazioni di libri fantastici curata da me.
…che esca il prossimo numero della rivista Inchiostro per scoprire se hanno pubblicato o no un mio racconto.
Oh, quanta pazienza devono avere, le donne incinte! Meno male che per me si tratta di molto meno di nove mesi (spero). È una sensazione strana, che avevo già provato quando era uscito In prima persona.
Perché il tempo sembra non passare mai? E’ orrenda la sensazione che i giorni che sto vivendo, in attesa, siano del tutto inutili. Fossero infiniti…
…che arrivino le copie di Rethor&Lithil per poter, con sicurezza, fissare delle presentazioni e prendere contatti con i librai per la distribuzione.
…di sapere qualcosa di più sulla pubblicazione del mio romanzo Odio che è stato selezionato nell’ambito di un concorso letterario di Nicola Pesce Editore.
…che a marzo parta una rassegna di presentazioni di libri fantastici curata da me.
…che esca il prossimo numero della rivista Inchiostro per scoprire se hanno pubblicato o no un mio racconto.
Oh, quanta pazienza devono avere, le donne incinte! Meno male che per me si tratta di molto meno di nove mesi (spero). È una sensazione strana, che avevo già provato quando era uscito In prima persona.
Perché il tempo sembra non passare mai? E’ orrenda la sensazione che i giorni che sto vivendo, in attesa, siano del tutto inutili. Fossero infiniti…
Una collega, qualche giorno fa, davanti alla bollatrice.
“Cosa fai?” chiedo.
“Aspetto che scatti il minuto prima di uscire” mi risponde. “Questo è il momento più lungo della giornata.”
Un minuto? Lungo? Può essere. Mi è venuto in mente il modo in cui Einstein spiegava la relatività del tempo: sono più lunghi cinque minuti passati a fare l’amore o cinque minuti legati a una stufa incandescente?
Non sapendo rispondere (mica sono Einstein!) cerco di far passare il tempo come posso: lavoro come un matto, leggo i libri dei ragazzi che dovrò presentare a Ciriè, recupero ritagli di giornale scritti da Baricco (!!!), mangio a dismisura, aggiorno il mio sito internet. Insomma, perdo tempo. O forse mi sto soltanto portando avanti col lavoro.
Commenti
La cosa mi riempie di gioia e mi stupisco di come sia ancora capace di gioie per la felicità di un'altra persona: vuol dire che sono ancora vivo. :)
Intanto la mia attesa sta per finire: venerdì esce il libro.