Odio

Venerdì 13 aprile: giorno ufficiale dell’uscita del mio nuovo romanzo, Odio, pubblicato da Nicola Pesce Editore. Speriamo porti fortuna.
Avrò tempo e modo per parlarne diffusamente: è una specie di giallo, fa parte di un progetto più ampio, la copertina ha una sua storia e un suo significato, ecc. ecc. Ma per una volta lascio perdere queste cose e comincio con i ringraziamenti.
Il primo dei tanti grazie va a un amico di sempre, Francesco Richiardi, che mi ha prestato, per motivi del tutto letterari, il suo negozio di elettronica, la vecchietta (che in realtà sono io) che va a farsi riparare un telecomando e soprattutto l’immagine della gatta che lo osserva mentre salda. Ho usato questi dettagli per caratterizzare meglio Mario, un personaggio che nonostante queste piccole somiglianze dista miglia e miglia da come è Francesco.
A Nole, un paese in provincia di Torino, c’è un signore che costruisce casette in miniatura. Si chiama Giovanni Viviani e il suo giardino è disseminato di fedeli riproduzioni di fattorie, case coloniche e castelli, tutte interamente realizzate a mano anche nei più piccoli dettagli. È a questa sua passione che mi sono ispirato per l’hobby (da pensionato) del padre di Franco. Sempre che non disturbiate la sua quiete familiare, vi assicuro che vale davvero la pena visitare il suo villaggio. A volte l’arte assume forme ben lontane da ciò che possiamo anche minimamente immaginare.
Avrò tempo e modo per parlarne diffusamente: è una specie di giallo, fa parte di un progetto più ampio, la copertina ha una sua storia e un suo significato, ecc. ecc. Ma per una volta lascio perdere queste cose e comincio con i ringraziamenti.
Il primo dei tanti grazie va a un amico di sempre, Francesco Richiardi, che mi ha prestato, per motivi del tutto letterari, il suo negozio di elettronica, la vecchietta (che in realtà sono io) che va a farsi riparare un telecomando e soprattutto l’immagine della gatta che lo osserva mentre salda. Ho usato questi dettagli per caratterizzare meglio Mario, un personaggio che nonostante queste piccole somiglianze dista miglia e miglia da come è Francesco.
A Nole, un paese in provincia di Torino, c’è un signore che costruisce casette in miniatura. Si chiama Giovanni Viviani e il suo giardino è disseminato di fedeli riproduzioni di fattorie, case coloniche e castelli, tutte interamente realizzate a mano anche nei più piccoli dettagli. È a questa sua passione che mi sono ispirato per l’hobby (da pensionato) del padre di Franco. Sempre che non disturbiate la sua quiete familiare, vi assicuro che vale davvero la pena visitare il suo villaggio. A volte l’arte assume forme ben lontane da ciò che possiamo anche minimamente immaginare.
Luca, il protagonista di un racconto inserito all’interno del romanzo, …e poi una palla all’improvviso, si lamenta perché la Juve vince sempre tutto, in Italia, in Europa e nel mondo, mentre il Torino si deve accontentare della serie b. Quando ho scritto il racconto le cose stavano proprio così. Oggi no. Sia lodata la vita perché riesce a stravolgere tutto ciò che riteniamo inevitabilmente immutabile. E forza Toro, naturalmente.
Commenti
Posso averne una copia?
Il tuo quando arriva?
@Betty: speriamo ti ispiri anche dopo averlo letto. Secondo me non è male, e questa è una cosa che non dico molto facilmente di quello che scrivo.
ma....a roma si trova o devo venire fino a torino per trovarlo??
aspetto aggiornamenti sulla distribuzione..
i numeri hanno un loro significato e quindi il venerdì 13 porterà sicuramente bene.
alla fine allora lo hai lasciato a colori,ottimo.
Anche per me una copia sempre che mi mandino anche le mie :)
Luigi Sperduti
@Luigi: è bene che ti mandino le copie del tuo libro: la prefazione è bellissima. (scherzo!)
luigi sperduti