Poeti e corride
Durante uno dei momenti di tristezza che ogni tanto mi colpiscono (a tradimento, per di più) accosto la macchina a lato della strada ed entro in una gelateria. Mentre attendo che la commessa mi prepari una coppetta cioccolato e nocciola, il miglior antidepressivo non alcolico che conosco, mi capita davanti agli occhi il manifesto di una serata di festa. Come consuetudine nei comuni della provincia più oscura e disperata, si tratta di una riedizione in versione locale de La corrida – dilettanti allo sbaraglio, il famoso programma di intrattenimento condotto prima da Corrado e poi, in tempi più recenti, da Jerry Scotti. Il manifesto recita pressappoco:
Si cercano barzellettieri, cantanti, imitatori, comici, poeti, ballerini…
…e un caloroso pubblico che, con campanacci, trombette, campane, sirene, fischietti e battiti di mano, disapproverà o approverà l’esibizione di tutti i concorrenti.
…e un caloroso pubblico che, con campanacci, trombette, campane, sirene, fischietti e battiti di mano, disapproverà o approverà l’esibizione di tutti i concorrenti.
Al di là del dettaglio che, a leggere il testo, sembra quasi che il pubblico sia maggiormente invogliato a disapprovare piuttosto che ad approvare le esibizioni di improbabili e improvvisati artisti, mi spiegate perché nell’elenco di questi novelli fenomeni da baraccone, in mezzo a barzellettieri, cantanti, imitatori, comici, ballerini… ci sono anche i poeti? Perché sono ridicoli? Grotteschi? Perché, prendendosi troppo sul serio, finiscono per dare spettacolo con le loro scarse capacità?
Ragazzoni sosteneva che “i poeti, anime elette/riman laudi e piagnistei/per amore di giuliette/di cui mai sono i romei”.
Ragazzoni sosteneva che “i poeti, anime elette/riman laudi e piagnistei/per amore di giuliette/di cui mai sono i romei”.
Mi chiedo: meglio piagnoni o novelli giullari?
Commenti
@Patty: come nel cabaret. "Un romanzo in un minuto".
Il Bravo: "Questo matrimonio non sa da fare!"
Don Abbondio: "Va bene."
Lucia. "Sono d'accordo."
Renzo: "Anch'io."
E io che pensavo che la discussione si sarebbe spostata verso gli antidepressivi non alcolici...
non mi esprimo per evitare termini sgradevoli sul blog di andrea.
scusate ma per la fretta ho dimenticato di firmare il messaggio sopra.
Una in carne che scimmiotta una modella non fa ridere ma pena per la maggior parte del pubblico. Triste, molto triste.
Sui depressivi non alcolici, consiglio cioccolata aromatizzata con palline di panna e gelato dentro.... bomba calorica di colesterolo calorie cellulite. Ma la depressione passa.
@Betty: in questo caso penso che non abbia senso parlare di ironia pirandelliana, una scena che sulle prime fa ridere ma che dietro nasconde un dramma. Subito reagiamo con ilarità, poi elaboriamo il dramma. Questo sarebbe un processo decisamente educativo e utile.
Il grottesco messo in mostra non rientra in questa categoria. Mi ricorda piuttosto l'esposizione di corpi deformi (la donna barbuta, la capra con due teste, ecc. ecc.) tanto di moda nel far west, carri che trasportano scherzi della natura rinchiusi in gabbie, mamme e bambini che pagano il biglietto per andare assistere a umo spettacolo "morboso".
E' un paragone eccessivo?
(oh, finalmente qualcuno che parla del vero argomento del post: la cioccolata! Grande Betty! per la cellulite... tutto ciò che è piacevole o è illegale o fa ingrassare. E' la dura legge di Woody Allen)
@Patty: la via di mezzo tra carote e nutella o quella tra Giullari e piagnoni?
@La Gatta: ecco la via dimezzo di cui parlavo prima: sia giullari che piagnoni ;)