Salone del Libro 2008 – prima

Io: Se domenica andate al Salone del Libro…
Lei: E dov’è?
(Ok. Respira. Basta ricominciare da capo.)
Io: …Domenica andate al Salone del Libro…
Lui: Cosa fanno al Salone?
(Ignora la domanda. Non è importante. Vai avanti per la tua strada.)
Io: …Domenica…
(No, non posso ignorare la domanda. Cosa fanno al Salone? Vendono libri e frigoriferi! Si doveva chiamare “Salone del Libro e del Frigorifero”, ma era troppo lungo, così hanno tolto il frigorifero. Contenti?)
Io: …Domenica…
L’altra: Io vado venerdì.
Lei: Ma non c’è qualche casino al Salone?
Lui: È perché hanno invitato Israele.
L’altro: Tra Israele e la Birmania non si capisce più nulla.
(Lasciali sfogare. Quando avranno finito vedrai che ti staranno a sentire.)
Io: Mm!
Lei: Sì, scusa, stavi dicendo?
L’altra: Cosa succede in Birmania?
Lui: Un disastro. Ci sono migliaia di morti.
Quella che finora era stata zitta: È per quello che a Torino bruciavano le bandiere fuori dal Salone?
Io: Sì, è proprio per quello. Era una protesta contro la crudeltà della natura. Però, se domenica andate al Salone, alle quattro e mezza presento il mio nuovo libro.
Lei: Ma dai! Scrivi?
L’altra: E cosa scrivi?
Lui: Come si intitola il libro?
Io: Cerchi.
Lei: Cerchi come i cerchi o cerchi come il verbo?
Io: È un’ambiguità voluta…
Quello che parla piemontese, mentre con pollice e indice delle due mani indica nell’aria un’area circolare: Cerchi, la roba rotunda!
L’altra: Certo che con questi titoli! Tutti corti! Anche il libro che leggevi l’altro giorno: Odio. Ma come si fa a chiamare un libro Odio?
(Chi glielo dice che non lo stavo leggendo, quel libro, ma che l’ho scritto io?)
(Cosa c’è che non va nei titoli corti?)
(La roba rotunda?!?)
Lei: Non andrai mica a presentare il libro con quel gilè addosso?
L’altra: Dai, non è così brutto!
Io: Cosa vuol dire così?
Lei: Su, è improponibile!
Lui: In effetti, una maglietta, forse…
Lei: Ti vedo bene con una camicia sancrata.
Io: Sciancata?
Tutti in coro: San-cra-ta!
L’altra: Magari vengo per vedere come ti vesti.
(Magari... perché non te ne stai a casa?)
Quella che finora ha parlato una volta sola: Non dargli retta, Andrea: tu sei bello dentro.

Ma perché domenica non me ne vado in montagna?

Commenti

Patty ha detto…
In compenso hai trovato dei validi consulenti d'immagine.. il mondo è bello perchè è vario
Andrea Borla ha detto…
E, naturalmente, mi sono fatto influenzare: ho fatto la presentazione con la giacca...
Betty ha detto…
Ok per la bellezza interiore, ma... con o senza cravatta? Sto scherzando!!!!
Anonimo ha detto…
Cosa "cerchi" di dire? Che le avresti uccise?? :)

Sai che novità avere a che fare con un pubblico che non ti capisce?

Io devo correggere le bozze del mio romanzo con Pesce. Prima o poi. :)
Andrea Borla ha detto…
@Betty: ovviamente senza giacca, coem si vede in queste due foto (una e due) del Salone.

@Iburo: Nessuna novità. Però è bello scoprire che ci sono sempre nuone forme di incomprensione.
Betty ha detto…
La giacca c'è. Bo! Quei dipinti erano impacchettati e lasciati per terra sotto il tuo libro(Foto 1). per prenderlo dallo scaffale, momenti ci cado sopra. Pensa che figura!
tra l'altro sono famosa per far cadere torri di libri alla fiera!

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