Gordiano Lupi (Italia da leggere)


Gordiano Lupi è un personaggio poliedrico: editore della casa editrice Il Foglio Letterario, autore di narrativa fantastica, soprattutto horror, di saggi di criminalistica e sul cinema degli anni Settanta. Tra gli altri, le sue opere sono uscite per Stampa Alternativa, Mursia, Olimpia.
Ma Lupi è soprattutto un narratore di Cuba, profondo conoscitore di una realtà quotidiana che spesso sfugge alle cronache di regime, nonché traduttore ufficiale della blogger cubana Yoani Sánchez, che presto pubblicherà in Italia con Rizzoli. A chi vuole approfondire l’amore di Lupi per questa isola così particolare consiglio questa discussione sul blog Letteratitudine di Massimo Maugeri.
Ed è proprio da Cuba che comincia la chiacchierata con Gordiano.

Molte tue attività sono legate a Cuba e ai suoi artisti. Che rapporto hai con quest’isola dalle mille sfaccettature?
Cuba resta per me un luogo dell’anima, un posto dove tornare per ricordare il passato e programmare il futuro, una pausa alla convulsa e frenetica vita italiana, un momento di sosta per tirare il fiato, magari sorseggiando con calma un mojito ghiacciato come faceva Hemingway. Ho scritto molto su Cuba e ho ambientato tante mie storie tra questa gente che adesso posso dire di capire, pure se sono italiano. Non ho mai visitato l’Isola passando dalle segrete stanze del Comandante en jefe, uno dei pochi luoghi dove va tutto bene e non manca niente, neppure il superfluo. Di Cuba non ho mai nascosto i problemi irrisolti che appena metto piede sull’isola diventano parte di me e che non posso fare a meno di vedere. Non sono un politico che rende visita all’apparato del regime e per fortuna nessuno mi dice cosa devo riferire una volta tornato in Italia. Non è un vantaggio da poco.

Recentemente hai pubblicato “Avana killing”, un thriller che sfocia nel noir con qualche spruzzata horror, ambientato a Cuba. Tanti elementi tutti insieme.
Il romanzo nasce come un horror intitolato Scambio di teste che vede alla base del mistero un rituale magico cubano legato alla santeria (una sorta di vudù). Nella nuova versione le suggestioni magiche restano, una spruzzata di soprannaturale insaporisce la pietanza, ma il cuore della vicenda è un giallo classico. Un serial killer imprendibile uccide donne sul lungomare dell’Avana, un ispettore gli dà la caccia, i sospettati sono molti e ognuno avrebbe un valido motivo per essere il colpevole… il finale a sorpresa è assicurato.

Il libro è uscito non per il mercato librario, bensì in edicola. Come mai questa scelta e che sbocco pensi possa avere la letteratura in questo ambito?
Non è una mia scelta, ma dell’editore che ha ottima distribuzione in edicola. Sered Edizioni nasce da una costola della Sprea, un colosso editoriale che ha deciso di aprire una linea di narrativa per esperimentare il mercato. A mio parere l’edicola rappresenta la sede naturale della narrativa di genere. Harmony, il Giallo Mondadori, Urania, Segretissimo e molte altre pubblicazioni lo dimostrano.

Progetti futuri?
A novembre dovrebbe uscire per Eumeswill un altro thriller cubano dal titolo provvisorio Sangue all’Avana. Ed è quasi pronto Mi Cuba, un libro fotografico con apparato storico-sociale, che Mediane pubblicherà in italiano e in inglese. Il mio sogno nel cassetto è quello di tutti gli autori non affermati che lottano per ottenere maggiore visibilità, e non fa niente se resterà solo un sogno: ho la libertà e la possibilità di esprimermi, e non è cosa da poco.

Commenti

Anonimo ha detto…
lupi è conosciuto in tutta italia ormai...

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