Antonio Cassano

Rizzoli pubblica Dico tutto, il libro di Antonio Cassano. Nel frattempo molti scrittori italiani non riescono a trovare un editore che si rispetti. Ma questa è un’altra storia.
Come di consueto, il progetto editoriale prevede l’immancabile passaggio da Fabio Fazio, tra l’altro, sampdoriano di fede. Ecco alcune perle regalateci da Cassano durante la trasmissione di ieri sera.

"Non mi credevo che facevo tanti danni”.

(parlando del libro) “S’arrabbiassero: l’importante è che lo prendessero”.

“Mi sono conosciuto in una trattoria”.

Fazio: “Puoi leggere le prime cinque righe della ricetta dei panzerotti?”
Cassano (con il panico nello sguardo): “È dura leggere, già in italiano, figurati in dialetto!”

Gli Aspiranti Scrittori Famosi Italiani ringraziano commossi Rizzoli per lo sforzo profuso.

Commenti

Anonimo ha detto…
lui....non ha mai detto di essere nè uno scrittore nè un letterato
Andrea Borla ha detto…
Ma infatti il problema non è lui. Anzi, come suo solito, Cassano è stato molto sincero e "nature".
La questione è da ricercare nell'approccio che il sistema editoriale ha sui "prodotti" che propone al pubblico, che poco o nulla c'entrano con il contenuto. dei libri o con l'autore (Hai notato? Da un po' di tempo, non necessariamente *l'autore* è uno *scrittore*. Particolare, no?).
L'unica soluzione? Riderci su, senza prendere sul serio questi meccanismi.
Anonimo ha detto…
Senti Andrea, ma esistono ancora gli scrittori? Secondo me è una parola priva di senso, ormai, tutti scrivono, anche Cassano. Che grazie a questa sua pubblicazione, che lo voglia o no, può citare sul suo Curriculum di essere uno scrittore, nel caso ne avesse bisogno. Esistono gli scrittori convinti, questo sì, ma nessuno nota la differenza.

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