Facebook (5) – Frasi e parole

Ormai da anni, internet e la tecnologia in generale sono i principali creatori di nuove parole. La tendenza è consolidata: si prende una parola straniera e la si italianizza trasformandola in un verbo. Un esempio ben conosciuto dalle schiere di impiegati e operai? Passare il badge, il nipote moderno del “bollare la cartolina”, mostruosamente storpiato in un più stringato badgare. Ma anche schedulare, fratello del imprenditoriale marginare, e così via fino all’ultimonato ringare (to ring – telefonare – da cui il “ringa il numero XXX” di una recente pubblicità).
Facebook non si sottrae a questa regola. Quando si carica una foto sul proprio profilo è possibile inserire una didascalia, il cosiddetto tag, grazie alla quale dare un nome ai volti in posa. Carico un’immagine in cui siamo immortalati io e due vecchi amici, Francesco e Giorgio? Inserirò i nomi di Francesco e Giorgio nel tag, e Facebook comunicherà loro di essere stati “taggati” nella mia foto. Taggare? Certo: che gusto c’è, se no?
Un’amica di Milano è incinta. Non volendo sottrarsi alla regola che impone alle mamme di mostrarsi su Facebook insieme al proprio pargolo, decide di caricare sul sito una sua foto con il pancione. E vuoi non aggiungere un tag all’immagine? Guai mai. Così, il suo futuro erede è stato taggato in una foto ancor prima di nascere. Non so se essere più commosso da questo nuovo esempio dell’italianissimo “cuore di mammà” o inquietato dai risvolti a dir poco terrificanti della modernità.
Una procedura, la cui utilità mi è ancora sconosciuta, è l’invio di un poke a un amico. No, non chiedetemi cosa sia questo poke: non lo so, non l’ho capito, nessuno me l’ha spiegato e, in fondo in fondo, credo di non volerlo nemmeno sapere. L’unica cosa certa è che non ha nulla a che far con i Pokemon, gli strani mostriciattoli tanto amati dai bambini di qualche anno fa.
Così, un giorno, ho deciso di fare una prova coinvolgendo nell’esperimento un’amica che condivide con me gli stessi dubbi su questo strumento. Le invio un poke e, subito dopo, Facebook mi conferma “Hai pokato Monica”. La sensazione che ho provato è un misto di inquietudine e imbarazzo. Non so voi, ma prima di allora non avevo mai pokato una donna, qualunque cosa questa frase voglia dire.

Commenti

Anonimo ha detto…
...dopo varie pokate penso di aver capito che voglia dire

" PACCA SULLA SPALLA "...
visto che appare una manina dopo che hai pokato !

Ma potrebbe voler dire qualsiasi altra cosa ... mah !

Monica
Betty ha detto…
Grazie perchè sul taggare non avevo proprio capito...

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