Donne di carta
Nel mondo della tecnologia non è importante avere le informazioni, ma sapere dove reperirle. Me lo sono ripetuto per anni, finendo per aumentare la mia incapacità a ricordare date e soprattutto nomi. Però riesco a battere sulla testiera con una velocità degna di una dattilografa di altri tempi.
Il mio opposto è rappresentato dalle Donne di carta, una congrega di signore-donne (e anche qualche signore-uomo) che imparano interi libri a memoria e li recitano al posto di leggerli. Degli eroi, insomma, o meglio degli Omero dei giorni nostri, solo con un quantitativo di RAM molto, molto maggiore dell’originale.
Più ci penso e più mi sento inadeguato: faccio fatica a ricordare anche solo una poesia, figuriamoci pagine e pagine di testo. Eppure le loro capacità mnemoniche, unite a una dedizione e un amore per la letteratura non comuni, mi sembra davvero un mix affascinante.
Anche adesso, che con grande imbarazzo scrivo e cancello e riscrivo e ricancello, provo invidia per loro. Loro saprebbero come finire questo post. Io, purtroppo, non me lo ricordo. Peccato: era un bel finale. Davvero.
Più ci penso e più mi sento inadeguato: faccio fatica a ricordare anche solo una poesia, figuriamoci pagine e pagine di testo. Eppure le loro capacità mnemoniche, unite a una dedizione e un amore per la letteratura non comuni, mi sembra davvero un mix affascinante.
Anche adesso, che con grande imbarazzo scrivo e cancello e riscrivo e ricancello, provo invidia per loro. Loro saprebbero come finire questo post. Io, purtroppo, non me lo ricordo. Peccato: era un bel finale. Davvero.
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