Paolo Cacciolati – La di-gestione del personale


Il 19 febbraio presso il Circolo Letture Corsare è venuta la volta Paolo Cacciolati, con il suo “La di-gestione del personale” (TEA). Dopo la pagina su La Stampa Paolo fa tappa a Borgaro con un libro incentrato non tanto sul lavoro, inteso come attività svolta da un lavoratore, quanto su tutto ciò che ruota attorno a esso.
Il protagonista del romanzo, Mirco Michichi, è un formatore, consulente e motivatore. Tiene un corso dal titolo “Generatori di entusiasmo”. È positivo, affascinante, convinto dei messaggi che lancia. Ed è per questo che è molto strano vederlo aggirarsi per i corridoi vuoti di un’azienda dopo un omicidio.
Cacciolati si è dichiarato lontano dall’atteggiamento e dalle idee del protagonista, soprattutto sulla sua mania di utilizzare citazioni e gergo aziendale, e in particolare sull’atteggiamento che dimostra verso le donne. Non sempre ciò che l’autore vuole trasmettere passa attraverso un messaggio diretto, ma prede a volte la direzione dell’opposto, dell’affermare per negare.
Michichi ripercorre la sua vita attraverso gli appuntamenti registrati sull’agenda elettronica
, un segno dei tempi che ha in sé qualcosa di inquietante. La distanza tra lavoro e privato è azzerata, l’identità dell’uomo e del lavoratore si sovrappongono, la schizofrenia emerge in crescendo a ogni pagina del libro e porta verso un finale inaspettatamente lucido.
Il tempismo dell’uscita del libro in contemporanea con il film “Tra le nuvole” in cui George Clooney interpreta un tagliatore di teste lascia l’amaro in bocca, ma è in linea con le necessità del mercato editoriale. E alla fine, se le necessità altrui portano un beneficio a noi stessi, sono sicuramente ben accette.

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