Pater Noster – curiosità

Come tutti i libri, anche Pater Noster porta con sé retroscena e curiosità destinate a restare nascoste. O meglio, che dovrebbero restare nascoste, se qualcuno (chi?) non si divertisse a dar fiato alle trombe.
Al Pisa Book Festival, durante la prima uscita pubblica di Pater Noster, una signora si avvicina allo stand de Il Foglio. Le viene proposta l’antologia e decide di comprarla. Poi mi guarda con un’aria strana, a metà tra il sospettoso e il minaccioso. “So che me ne pentirò” scandisce senza togliermi gli occhi di dosso. Quelle parole mi provocano un brivido, anzi, una netta sensazione di paura: la signora sta evidentemente accusando il curatore (chi?) della sua futura possibile insoddisfazione. “Magari mi manderà le sue impressioni via mail” dico per sdrammatizzare. “Via mail non so” risponde il marito. “Ma sicuramente troverà un modo per farle sapere cosa pensa”. Sicuramente. Da allora prego che il libro piaccia alla signora. Prego, esattamente come i protagonisti della raccolta: non so perché, ma non vorrei diventare la tredicesima vittima di Pater Noster.
Laura Fidaleo, l’unica fanciulla sopravvissuta alla selezione dei racconti, parla a un’amica dell’idea di scrivere un racconto per la raccolta. “Prova con Dacci oggi il nostro pane quotidianole suggerisce. “No” risponde Laura risoluta. “È troppo difficile”. E infatti si dedica a Sia santificato il tuo nome. Dopo qualche settimana il curatore (chi?) le chiede di adattare il testo a un altro versetto, ritenuto più pertinente con la narrazione. Quale? Inutile dirlo: Dacci oggi il nostro pane quotidiano.
Mentre scrivevo il racconto di introduzione, ho inserito un commento del Professore: alla vista di un santino con l’immagine del Cristo Risorto, il maestro elementare dice “In gloria domini”. Poi mi viene un dubbio: il mio latino è drammatico e non sono sicuro che quel che ho scritto sia giusto. Così cerco su Google: In-gloria-domini. Il risultato è stupefacente: in cime alla lista non c’è nessun link a sfondo religioso, ma una serie di siti che parlano di Gloria Domini (chi?), che scopro essere una famosa pornostar. Cosa mi lascia perplesso? La preposizione in, naturalmente, messa proprio davanti al nome di una pornostar. Perché sento che assume un significato del tutto particolare?

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