Pater Noster – L’idea

Sono convinto nel profondo della forza espressiva del Padre Nostro. E non solo: anche della ricchezza, quasi della potenza, che si cela dietro ogni suo verso. Se stilare una classifica delle preghiere più riuscite avesse un senso (e sono certo che non ce l’ha, né per gli atei né per i credenti) il Padre Nostro sarebbe indubbiamente in cima alla lista.
Quando mi è venuta l’idea di trasformare una preghiera nello spunto per racconti incentrati sulle vittime per cui pregare, non ho avuto dubbi su quale delle tante far cadere la scelta. Il Padre Nostro è perfetto, e lo sarebbe stato anche per questo scopo che, con la fede, ha ben poco a che spartire.
Questa scelta, tuttavia, arricchisce la stesura della raccolta di una ulteriore difficoltà. A differenza di altre antologie a tema, la peculiarità di Pater Noster è rappresentata dalla sua stessa struttura, dalla necessità cioè di seguire, dall’inizio alla fine, i versi del Padre Nostro. Questo vincolo elimina la possibilità di scegliere l’ordine dei racconti, stabilendo il ritmo della raccolta, l’alternarsi delle tematiche e delle forme di narrazione.
È una difficoltà che mi era chiara sin dall’inizio, anche se non immaginavo presentasse risvolti così complicati da gestire. Ringrazio tutti gli autori che si sono prestati a intervenire sui propri racconti in modo da poterli inserire, senza eccessive forzature o stravolgimenti, al posto giusto di questo intricato puzzle.

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