Racconti Corsari 2010 – La premiazione


Sabato 27 novembre, Caselle.
Dario De Vecchis, presenta il libro scaturito dalla settima edizione del concorso letterario Racconti Corsari, che resiste anno dopo anno con l’impegno volontario di molti e con lo sguardo sempre rivolto a una iniziativa sociale da sostenere. In un momento caratterizzato da tagli generalizzati alla cultura, quello che sembra un impegno da poco, diventa una montagna da scalare.
Il Presidente di Giuria, Gianluca Favetto, ha sottolineato l’incremento qualitativo dei racconti vincitori, sintomo di buona salute del premio. Sulla crisi della cultura ha ricordato, con una metafora, che l’italiano è una delle poche lingue in cui, nel verbo essere, la coniugazione di io (sono) è la stessa di loro (sono), un invito sotteso a non scegliere la via semplice e sicura della relazione con noi quanto quella del confronto con chi è diverso per idee o senso di appartenenza.
Elena Miglietti parla del problema della comunicazione in pillole. La premiazione è argomentata, analizzata, fonte di discussione, ben lontana dal linguaggio stringato e pulito della pubblicità, che oggi viene purtroppo applicato a tutti gli ambiti della comunicazione, cultura compresa. A queste pillole che ammalano e non curano, è ancora preferibile l’accusa semplicistica e abusata “oggi scrivono proprio tutti”.
E poi le voci, quelle che, per scherzo ma forse nemmeno tanto, registro ogni volta.
“Faccio una citazione di uno scrittore, sicuramente importante, ma di cui non ricordo il nome”. Domanda: è la citazione a rendere lo scrittore importante o lo scrittore a partorire frasi indelebili?
E poi, alle 12:48, nella sala irrompe un bambino. “Mamma!” grida. “Andiamo via!”
Sipario.

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