Cometto Spasaro @ Mood 21.06.2011



Due al prezzo di uno. È il pensiero che ho avuto mentre uscivo dalla libreria Mood di Torino al termine della presentazione di Maurizio Cometto (autore di Cambio di stagione) e Vincenzo Spasaro (autore di Assedio oltre che curatore della collana Fantastico e altri orrori de Il Foglio). Di quella chiacchierata riporto, a mo' di taccuino, alcuni frammenti sparsi.

Il "rapporto di coppia"
Se per Spasaro, Cometto è solo in attesa di una consacrazione presso il grande pubblico, Cometto parla di Spasaro come di una sorta di sua "coscienza" esterna, o meglio di un “hard disk esterno”, in grado di giudicare il suo lavoro e contribuire a renderlo migliore.
A differenza di chi deve essere aiutato a espandere il proprio lavoro, l'opera di Spasaro sugli scritti di Cometto è in gran parte "per sottrazione", grazie alla riduzione e alla cesellatura della grande quantità di materiale da cui distillare un nuovo romanzo.

Genesi del fantastico
Nel caso di Cambio di stagione il fantastico nasce dalla quotidianità, una genesi particolarmente rischiosa perché sempre a rischio di scadere nell'ovvio o nel banale. Solo uno scrittore di razza riesce nella non facile opera di trasformate una lavatrice, una metropolitana o un riferimento egizio a Torino in qualcosa di letterariamente rilevante.
In Assedio il fantastico agisce invece come un caos che sgorga da un altro caos, quello della guerra, e a causa del quale o "cattivi" si trovano ad affrontare qualcosa di ancora più cattivo e oscuro.

Politica?
Particolare rilevanza è stata data al l'episodio I restaturatori, che rappresenta quello che Cometto definisce "il pezzo" più politico del libro (non a caso pubblicato in due puntate – prima e seconda – su Carmilla di Valerio Evangelisti). Politico sì, ma non partitico, una rappresentazione delle perplessità di uno spettatore di fronte a un'insurrezione di bande armate, vissuta con lo stesso atteggiamento onirico che Fabrizio, il protagonista di Cambio, tiene nei confronti delle vicende del libro.

L'unica nota stonata
Spasaro che si presenta nei panni del serio scrittore e curatore, e rinuncia a indossare la maglietta degli Slayer. Tradimento, alto tradimento.

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