Messaggi, carte e post-it

"Ciao. Martedì 30 giugno alle 21 presento il mio ultimo romanzo "Inganni e Ossessioni" a Borgaro, in Cascina Nuova. Mi farebbe piacere se potessi venire. Così potresti portare al mare un libro in più da leggere".
Messaggio accattivante, personalizzabile all'occasione, sintetico e anche un po' ironico. 
"Ciao. Grazie per l'invito. Ma se vengo, compro il libro e vado via? O devo per forza restare?" chiede qualcuno.
"Io fossi in te la presentazione la eviterei". Credo fosse questo che voleva sentirsi dire, no?
Altra risposta. "Ciao. Vengo volentieri, ma poi il libro me lo impresti?"
Ci ho pensato un po' su, poi ho riciclato il messaggio di prima: "Io fossi in te la presentazione la eviterei".

Diego e Barbara, corpo, anima e voce della Piccola Sartoria Drammatica, avevano annunciato che si sarebbero presentati con un critico letterario. E così hanno fatto. È Minnie Miko-Mai, un bulldog francese. Il critico letterario perfetto. Bau.

Quando le presentazioni le organizza Dario De Vecchis non so mai cosa potrebbe accadere. Anzi, non voglio proprio saperlo, vado del tutto ignaro e mi godo la sorpresa. C'è un'unica costante: so che Dario tirerà fuori degli oggetti grazie ai quali rappresentare simbolicamente parti del romanzo.
Questa volta sono comparse delle carte da gioco, una carta ognuna delle donne del romanzo, una sveglia, quella ferma e immobile nel primo capitolo del libro, e in ultimo dei post-it gialli, come quelli che Tommaso Vasile trova appiccicati alla porta di casa quando esce.
Un post-it per ognuno dei partecipanti, su cui scrivere un aggettivo che descrive l'autore, oltre al titolo del romanzo italiano considerato più bello degli ultimi trent'anni. Ha vinto "Il nome della rosa". E poi, nel mucchio, qualche aggettivo estratto a sorte. 
Delicato, ironico, schematico, celebrale (ringrazio per averlo scritto con la elle perché "cerebrale" sarebbe stato peggio), originale, preciso, gentile e gentiluomo, discreto (che non so se aggettivo o voto), ottimo (che è più di discreto), sensibile ma accorto (perché quando si è sensibili è meglio essere anche un po' accorti), eclettico (due volte e con una sola c: bravissimi!), complesso (non so se aggettivo o sostantivo) e sexi con la i. Ma soprattutto "romantico decadentista". 
Guerrino Babbini voleva scrivere "stocastico" ma nessuno gli ha dato una penna. Nessuno ha scritto "coglione" ma solo perché la penna non l'hanno data neanche a me.

Commenti

Post popolari in questo blog

Racconti?

Wikipedia: fontare o non fontare

Facebook (4) – Libertà di diffusione