Franco Nervo


Giovedì 5 aprile 2007 ultimo appuntamento del ciclo Ciriè Fantastica. Per la conclusione abbiamo ospitato Franco Nervo, cancro ascendente cancro, artista poliedrico di Alpignano, nonché autore di una trilogia ambientata ai tempi di Re Artù.
Ho conosciuto Franco quando ho fatto un colloquio per andare a lavorare nel comune di Alpignano. Lui è responsabile dell’area culturale e scolastica, e avremmo dovuto operare a stretto contatto. Alla fine io non ho ottenuto il trasferimento, ma ho pensato che sarebbe stato bello portare Franco a Ciriè. Se Maometto non va alla montagna…
La serata è scivolata via veloce, molto piacevole, sempre in bilico tra scrittura e musica. Ed è cominciata sotto il migliore degli auspici: Franco estrae il dulcimer dalla custodia e scopre che il manico si è rotto durante il trasporto. Chi ben comincia…
Nervo ci ha permesso di approfondire due tappe del viaggio nella letteratura fantastica che ha contraddistinto la rassegna ciriacese. Ci siamo infatti ritrovati immersi in un’atmosfera da pubblico di un cantastorie, una figura che nei secoli passati era legata in maniera indissolubile al concetto di narrazione. Da lì, con un passo apparentemente breve, Franco ci ha accompagnati alla corte di un giovane Re Artù ancora senza regina e con ben pochi cavalieri al suo seguito.
La trilogia non è incentrata sulla semplice lotta tra bene e male, ma su quella più sottile tra buoni e meno buoni. La storia è sempre scritta dai vincitori: Artù fa parte del gruppo dei buoni perché ha sconfitto gli undici baroni che gli contendevano il trono, non convinti che bastasse estrarre una spada dalla roccia per diventare re. E lo stesso si può dire per Morgana e per gli altri personaggi relegati al ruolo di cattivi, figure che oggi sarebbero considerate eroiche se avessero prevalso sui Cavalieri della Tavola Rotonda.
La serata, profondamente interdisciplinare, è stata inoltre arricchita dall’esposizione dei quadri da cui sono tratte le copertine della trilogia di Semain. E così ho anche potuto scoprire che la pittrice Maria Rosa Giovenale, in arte Moja, altri non è che la moglie Franco.
Una cosa che mi consola profondamente è che anche Nervo ha dovuto pagare un prezzo nel confronto con Harry Potter. Un personaggio della sua trilogia si chiama Barbadoro il Silente. “Ma è nato ben prima che J. K. Rowling pubblicasse in Italia i suoi libri” commenta. Tra l’altro, nell’originale quel personaggio non si chiama per nulla “Silente” e l’aggettivo gli è stato dato solo nella versione italiana. Per questo siano ringraziati gli dei della traduzione creativa.

Commenti

Patty ha detto…
Scusate ma nel commento precedente ero senza parole.. da quando è positivo essere cancro ascendente cancro?! io trovo che sia una sfortuna tremenda.. o forse dipende dall'allineamento dei pianeti alla nascita o forse solo per le donne...
Andrea Borla ha detto…
Boh, cancro ascendente cancro è pesante... ma immagina scorpione ascendente scorpione! Si salvi chi può...
Anonimo ha detto…
Povero dulcimer: dovreste quantomeno ripagarglelo!

Dal blog di Nervo

Andrea, d’altronde, si era dichiarato curioso ed entusiasta di vedere e ascoltare qualche pezzo eseguito con uno strumento così evocativo e simbolico quale il dulcimer ed io ero ben lieto di accontentarlo. Pur sapendo che i rigorosi criteri della Gilda concedevano solo un’ora e non un minuto di più allo scrittore, e ciò per non sfiancare il riverito e benevolo pubblico, io mi ero coscienziosamente allenato ad eseguire sull’antico salterio la celtica “Amazing Grace”, la autoctona “La bergera”, nonché un’improvvisazione sul tema di “Space Odissey”, tanto per indulgere nella mia conclamata abitudine di contaminare i generi.

Potete perciò immaginare la delusione e lo shock provati quando, estraendo lo strumento dalla sua scatola, esso si presenta con la paletta spaccata e ciondolante, trattenuta sconsolatamente dalle sue quattro corde. Capii in quell’istante – e solo allora – cosa aveva significato quel tonfo udito mentre stavo imballando, caricando, predisponendo il cospicuo materiale sonoro. Fortunatamente avevo portato con me anche il recente bouzouki irlandese e così potei comunque presentare all’attento pubblico uno strumento inusuale e congruo con il tema della serata.
Patty ha detto…
Non è detto.. scorpione ascendente scorpione è deleterio per gli altri ma non certo per la persona interessata invece cancro ascendente cancro è esattamente il contrario... il ns grave problema è che siamo troppo buoni! qualche cancro ascendente c leggerà questa mia e mi farà sapere cosa ne pensa?
scusa se uso il tuo blog per scopi personali, ma la questione è grave! "il fine giustifica i mezzi"
Andrea Borla ha detto…
@Anonimo: glissiamo sulla richiesta danni... speriamo che a Franco non venga in mente. E poi, l'ha ammesso anche lui: gli è caduto a casa.

@Patty: altro che fini personali! Il rischio è di ritrovarmi il blog intasato di frequentatori "cancro ascendente cancro", "bilancia ascendente bilancia", "ariete ascendente ariete" (!!!) oltre ai temutissimi "scorpione ascendete scorpione". Più che un blog diventerebbe un'arca di noè!

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