Larcher Editore


Con un po’ di colpevole ritardo, dedico un post a una notizia che non può certo far piacere ai cultori della microeditoria: Larcher Editore chiude i battenti.
Nel catalogo di questa piccola casa editrice compare anche 666 passi nel delirio, l’antologia nata da un concorso promosso dal sito internet La Tela Nera e dedicata a racconti di lunghezza inferiore a 666 caratteri. Nell’edizione 2006 l’antologia comprendeva anche il racconto Elda.

Questo è il (triste) comunicato che segna la fine di un percorso letterario e, cosa ancor più importante, di un cammino di vita.

“Carissimi amici, purtroppo è giunto per me il momento di chiudere un capitolo molto importante nella storia della mia vita, quello intitolato: «L’avventura editoriale». Ed è stata un’avventura, altroché! Ve lo assicuro. Un’avventura irta di difficoltà… e proprio per questo degna di essere ricordata… per me, ovviamente!

Non voglio annoiarvi spiegandovi «perché» io sia giunto a questa decisione. Preferisco ringraziarvi per avermi accompagnato in questo tratto di strada: era una strada in salita, una di quelle che danno l’affanno… perciò vi ringrazio doppiamente e di cuore.

Se volete portare con voi una reliquia di questa casa editrice, un souvenir del suo corpo, potete farlo (…). Desidero svuotare il magazzino – soprattutto per non vedere oggetti che a ogni occhiata susciterebbero in me qualche deplorevole reazione emotiva.”

Gli ordini delle reliquie possono essere inviati, facendo finta di ignorare le lacrimucce che ci scendono lungo il viso, a info@larchereditore.com o visitando il sito internet http://www.larchereditore.com/.

Commenti

Anonimo ha detto…
Hanno assegnato a Doris Lessing il Premio Nobel per la Letteratura 2007. Bisognerebbe parlarne?
Andrea Borla ha detto…
Bisognerebbe. Non è però un caso se, quasi in contemporanea con questo evento, ho deciso di dedicare un post a un micro-editore. In questo modo volevo marcare il contrasto tra il mondo dell'editoria mondiale e le realtà più piccole che cercano di andare avanti tra mille difficoltà. E a volte finiscono per non riuscrici.

(Gli interessati al Nobel potranno trovare qui un'interessante discussione in proposito)
Anonimo ha detto…
meglio un metalmeccanico in più che un editore alla Larcher,bisogna riconoscere i propi limiti. Annalisa
Anonimo ha detto…
Vero, si deve riconoscere ciò che è priorità nello scorrere della vita, ma, un ma è d'uopo:rinunciare all'amore per i libri non credo sia cosa saggia.Partendo dall'assunto che, chiodo scaccia chiodo, tutto è possibile, è importante calcolare la distanza tra il martello, il chiodo e le dita; il dolore non è mai calcolabile.
Doris Lessing, splendida Donna, la sua scrittura ha un andamento, apparentemente lento, ma t'accorgi che arriva diritta alla mente e al cuore.
Tatiana

Post popolari in questo blog

Racconti?

Wikipedia: fontare o non fontare

Facebook (4) – Libertà di diffusione