Antonio Caprarica (2)

Prima o poi doveva succedere. C'è sempre una prima volta. Ebbene sì, dopo un milione di lettere spedite e ingorate, finalmente qualcuno ha risposto. E mi fa molto piacere che sia capitato proprio con il Direttore di Radio2, Antonio Caprarica, uomo di rara intelligenza e arguzia (di suo, non solo perchè mi ha risposto, ovviamente). E allora, dopo la lettera pubblicata su questo blog qualche giorno fa, ecco la mail che ho trovato nella mia casella.
Gentile Signor Borla

La ringrazio sinceramente per l'apprezzamento e la stima che manifesta nei miei confronti (e verso le mie fatiche letterarie...). Trovo particolarmente gustose le Sue aggiunte alle mie notazioni circa le "stranezze" dei nostri vicini. E solo la mia passione verso la baguette croccante mi ha spinto a tacere le singolari abitudini igieniche che la circondano.
Naturalmente ha ragione: non c'è limite alle "eccentricità" -per così dire- di tutti i popoli. Italiani inclusi. E infatti al momento sto scrivendo su di noi. Non si perda a ottobre (perdoni se mi faccio un po' di pubblicità) l'uscita del mio prossimo volume: "Italiani brava gente... O no?!".
Con viva cordialità e molti auguri , Suo

Antonio Caprarica
Grazie, Direttore. L'eccentricità degli italiani le darà possibilità, sicuramente, di scrivere non solo un libro, ma un'intera collana. Siano particolari, senza dubbio. E ci meritiamo una serie lunghissima di tomi. Ah, il Bel Paese!

Commenti

Betty ha detto…
se ti rispondono... non è che sti diventando famoso?
Andrea Borla ha detto…
No, credo piuttosto si tratti di buone maniere (che sono rarissime, a questo mondo, soprattutto tra le persone famose come lui e molto occupate).
Betty ha detto…
ma non rispondono a tutti, fanno una selezione delle cose più interessanti...
Anonimo ha detto…
Asinum asinus fricat.

Gli stereotipi anti-italiani dei britannici sono la maledizione dell'italiano anglofila — si vendica sui francesi.
Patetico.
Andrea Borla ha detto…
WIKIPEDIA docet:

"Asinus asinum fricat è una locuzione latina che significa letteralmente un asino gratta un asino.

Difficile indicarne la fonte esatta ma ve ne sono citazioni note nella lettura classica, sicuramente almeno in Cicerone (De Amicitia)

La locuzione viene normalmente utilizzata per indicare l'atteggiamento di complice intesa, mutuo aiuto e lode reciproca anche fra due persone culturalmente o intellettualmente non dotate in modo particolare.

È vagamente associabile al più famoso motto popolare italiano dimmi con chi vai e ti dirò chi sei, ma è più appropriato dire che "un ignorante incensa/loda un altro ignorante".

Mai sopportato chi si nasconde dietro l'anonimato, anche se si incipria il naso con un inutile latino. Anche gli asini hanno un nome. Chi non ha nome è meno di un asino.

Sull'anglofilia è utile ricordare l'immortale "Speak english or die" dei mai tanto compianti S.O.D.
Betty ha detto…
S.O.D. Who?
Anonimo ha detto…
A proposito di bagni pubblici..posso comunque dire che nel Nord Europa sono molto più puliti ed affidabili perchè SI PAGA! Ebbene sì...anche quello è un business...
In Germania ad esempio,negli autogrill,far pipì costa 50 centesimi:ci sono delle strutture automatiche create apposta per poter accedere ai bagni (altrimenti puoi fartela anche addosso...non c'è scampo) che rilasciano un buono di 50 centesimi da scontare alla cassa volendo acquistare qualcosa al banco.Geniale.
In Olanda,in certi bar la toilette è gratuita per i clienti e a pagamento per gli altri.C'è sempre il cartello esposto in bella vista!
In genere comunque è a pagamento ovunque,persino nei McDonalds.

Per quanto riguarda i bidet....beh...dalla Svizzera in su non c'è scampo...in Germania sinceramente non ricordo..ma credo non ci siano neppure laggiù.
Non ho molta dimestichezza con i blogs,ma se queste poche righe ti paiono interessanti,posso aggiungerle..sono giusto considerazioni di un'italiana all'estero.....

Una cosa che mi fa sorridere e che voglio sottolineare è il fatto che a tutti costi appena varchiamo i confini dovremmo avere a disposizione -OVUNQUE E A PREZZI CONTENUTI,PRETENDENDONE STESSA QUALITA' E GUSTO- pasta e caffè espresso.Ci lamentiamo spesso di ciò,avete fatto caso?Cambiare cultura dovrebbe significare adattarsi...sperimentare,osare..confrontare..Certo,la cucina di casa nostra è sempre la migliore (PER NOI!)..ma non possiamo sempre finire col criticare gli altri perchè non ci offrono ciò che vorremmo mangiare o bere (e se lo fanno,è a prezzi per niente modici) solo perchè cerchiamo sempre di trascinarci dietro i nostri usi e costumi insieme alla borsa di viaggio!
A proposito, qui va di moda la pizza HAWAII.....prosciutto cotto e ...ananas!!
All'inizio la schifavo solo al pensiero...ma dopo aver messo da parte i pregiudizi ed averla assaggiata..ho trovato che non è poi male!E anche il cibo indonesiano,che qui fa parte della cucina nazionale,è gustoso.
E bevo pure tranquillamente il caffè lungo...mi sono adattata...e non cerco più l'espresso,tranne quando torno in Italia...

Saluti
Lucia
Betty ha detto…
Quando vado all'estero non pretendo una cucina diversa, anche perchè cucino spesso "etnicamente". Qui si parla di igiene. Lavarsi! bisogno globale!!!
Andrea Borla ha detto…
@Betty: i S.O.D. erano il gruppo che per primo ha unito heavy metal e hardcore punk. "Parla inglese o muori" era il titolo del loro unico, fondamentale, disco.

@Lucia: A proposito di bagni pubblici...nel Nord Europa sono molto più puliti ed affidabili perchè SI PAGA!

In danimarca, quest’estate, c’era l’acqua calda in OGNI bagno pubblico in cui mi sono fermato… Ma anche in Francia sono organizzati, da questo punto di vista.

avere a disposizione … pasta e caffè espresso.
Sì, è vero: e ci lamentiamo, anzi, INORRIDIAMO se all’estero non viene replicato qualcosa di italico. Ma statevene a casa, se volete pizza e mandolino! Ovunque vado cerco di familiarizzare con le usanze locali, che siano aringhe affumicate o “pizze” con sopra qualunque cosa sia venuto in mente al cuoco.

A proposito, qui va di moda la pizza HAWAII.....prosciutto cotto e ...ananas!!
…appunto…
Anonimo ha detto…
Caprarica ti ha risposto? Mi fa piacere ma qual'è la sua e-mail?
Anch'io avrei due o tre cosette da dirgli riguardo al suo ultimo libro sugli italiani.
Andrea Borla ha detto…
Per contattarlo mi sono limitato a scrivere una mail alla redazione del tg di radio rai mettendo nell'oggetto "c.a. Antonio Caprarica". Dopo qualche settimana, con mio stupore, mi ha risposto.
Rimando ogni commento a quando avrò finito il suo ultimo libro sugli italiani.

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