Italia da leggere – Noi sotto il sole di Santiago di Alessandro Cascio (2)

Seconda parte dell’intervista ad Alessandro Cascio, autore del romanzo breve Noi sotto il sole di Santiago (Edizioni Historica 2010 – Collana Short Cuts). L’ultima domanda si incentra sugli agenti letterari, sulla loro funzione (vera o presunta), sulla loro utilità.
Secondo te, è importante affidarsi a un agente letterario o a un talent scout per fare successo, come succede ormai da decenni nel business americano?
Importante. Non in Italia. In Italia l'ultima cosa di davvero grande che l'editoria è riuscita a portare al grande pubblico mondiale è stato Il nome della rosa 25 anni fa. Non esiste un Twilight italiano, un Harry Potter, neanche un Diario di Bridget Jones, un I Love shopping e un Il diavolo veste Prada. La commedia letteraria brillante non esiste, non c'è una nuova beat italiana, non abbiamo un Underground valido come i giapponesi, anzi, il nostro Underground viene snobbato.
Non siamo "portatori di luce" come i sudamericani, non rappresentiamo al meglio i contrasti tra vita e morte, i valori decaduti della religione come fa la letteratura araba. Noi non siamo assolutamente nulla di tutto questo. Non c'è Cyber Punk di livello, non c'è Pulp di livello, non c'è Fantasy di livello, non c'è generazionale di livello, c'è solo un ricordo dei vecchi, dei morti, dei morenti.
Vuol dire che sia gli editori che gli agenti letterari hanno perso, non hanno investito nei nuovi talenti, non hanno saputo riconoscerli, non li hanno coltivati, questo perché gli addetti ai lavori pensano sempre in piccolo, considerano incapaci gli scrittori e si elevano a loro, considerano inetti i lettori che, "da inetti", vanno a comprarsi la letteratura straniera lasciando il resto a chi ha un solo beat celebrale. Non Italia quindi.
Se si pensa ai vecchi e grandi agenti della beat generation o agli americani, si potrebbe credere che un agente possa cambiarti la vita, ma ne conosco molti, sono spesso incapaci, alcuni di mentalità ristretta, altri non conoscono a tuttotondo il loro ambiente lavorativo, altri ancora non lavorano alle prime stesure per avere un "prodotto" vincente alla fine.
Non ci sono agenti in Italia, solo persone che stanno lì perché hanno deciso così, perché conoscono qualcuno nell'ambito. Ma non appena ne conoscerò qualcuno valido, lo segnalerò sicuramente a voi.

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