Pater Noster – Presentazione on line su Bravi Autori

Non l’avevo mai fatto, ma c’è sempre una prima volta. Uno dei vantaggi che rilevo in una presentazione on line, come quella di ieri sera sul sito Bravi Autori, è la possibilità di mettere assieme persone molto distanti tra loro. E non parlo soltanto di lettori, ma anche degli stessi autori della raccolta, distribuiti in tutta Italia.
Poi, certo, ci vuole coraggio a presentarsi in un contesto globale, o comunque ben superiore a quello locale. Le alternative sono di alto (alto?) livello: su Rai Uno c’è San Remo, su Rai Due gli ottavi di finale di Champions, sul Italia Uno Romanzo Criminale. Cosa sceglierei? La miniserie Moana su La7, ovviamente.
Se alcuni temi erano già emersi durante le presentazioni tradizionali (le quote rosa, la conoscenza degli autori tra loro, ecc.) altri sono argomenti nuovi e meritano di essere sviscerati:
Il seguito della raccolta (la cornice): che un seguito ci possa essere è scritto nella cornice stessa della raccolta. Nel racconto “Amen”, Padre Michele chiede a Piero Scacchi cosa vuole in cambio dell’aiuto che ha dato a un “innocente per cui pregare”. Inaspettatamente (credo) Scacchi sembra declinare l’invito: se in un futuro ci sarà l’occasione, sarà lui a chiedere l’aiuto del sacerdote. Il seguito potrà venire proprio da quell’occasione.
Il seguito della raccolta (la forma): il Padre Nostro riscritto da sole autrici (quello che qualcuno scherzosamente ha definito Madre Nostra), tanto per riequilibrare la questione delle quote rosa; o il Credo, con un testo più lungo, più complesso ma, secondo me, più difficile da trasformare in un testo letterario. E poi, se il Padre Nostro lo conoscono (quasi) tutti… sul Credo, chi può scagliare la prima pietra?
Il testo del Padre Nostro: il tema è introdotto proprio dall’argomento precedente: quale testo utilizzare per il Credo (ce ne sono diversi)? E allora, quale per il Padre Nostro? È uno dei problemi che ho affrontato all'inizio, quando pensavo a come dar vita alla raccolta. La questione è complessa: basta una virgola, una parola o il classico punto per cui Martin perse la cappa, per scatenare guerre teologiche che poco appassionano i credenti. La soluzione che ho trovato è stata semplice: mi rifaccio al testo che mi ha insegnato mia nonna, quello “che conoscono tutti”, quello che si può leggere nell’indice della raccolta. Punto. Sono "antico" ma non mi interessa.
E poi, godibilmente, sulla fine il discorso è virato sul rapporto tra racconto e romanzo, una discussione che può andare avanti più a lungo di quello sul sesso degli angeli (ma che è molto più interessante). Chi si è perso la serata (e questo è un ulteriore elemento di novità) può tornare sul forum e leggere a posteriori gli interventi. Il consiglio vale per tutti, anche per chi ha scelto San Remo o, ancor meglio, il telefilm su Moana.

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