Il lucchetto (2)
È successo. È un segno del destino. Quando l’ho saputo ho fatto i salti di gioia. Poi ditemi che non sono politically correct: avete perfettamente ragione.
Il lampione di Ponte Milvio è venuto giù. No, non è un fulmine divino che si è abbattuto sulla terra per punire i simboli pagani eretti da uomini stolti: Dio ha ben altre cose di cui occuparsi. In questo caso è soltanto questione di fisica e di gravità, in cui voglio vedere il simbolo del riscatto dei Giovani Aspiranti Scrittori Famosi di tutto il mondo.
Avevamo tifato per gli zingari (che adesso si chiamano rom) che una notte rubarono i lucchetti per venderli a peso a un rottamaio. Ma i lucchetti erano ricomparsi dopo poco, altri innamorati erano andati sul ponte a unire il loro destino come i protagonisti del libro di Moccia e il peso era ricominciato a crescere. Fino all’inevitabile rottura.
Momento Di Grande Godimento.
Baricco ha ragione: il successo dei libri nasce lontano dai libri stessi. Moccia inventa la scena del lucchetto chiuso a Ponte Milvio per suggellare l’amore di due ragazzi, molti li imitano, il romanzo diventa famoso di riflesso. Quest’estate mi interrogavo sul meccanismo di emulazione che sta alla base della fortuna di certi libri: succedeva per i suicidi del giovane Werther di Goethe, vuoi che non succeda per Moccia? Però adesso…
È caduto. Grazie. Vuol dire che c’è sempre speranza di un futuro migliore.
Il lampione di Ponte Milvio è venuto giù. No, non è un fulmine divino che si è abbattuto sulla terra per punire i simboli pagani eretti da uomini stolti: Dio ha ben altre cose di cui occuparsi. In questo caso è soltanto questione di fisica e di gravità, in cui voglio vedere il simbolo del riscatto dei Giovani Aspiranti Scrittori Famosi di tutto il mondo.
Avevamo tifato per gli zingari (che adesso si chiamano rom) che una notte rubarono i lucchetti per venderli a peso a un rottamaio. Ma i lucchetti erano ricomparsi dopo poco, altri innamorati erano andati sul ponte a unire il loro destino come i protagonisti del libro di Moccia e il peso era ricominciato a crescere. Fino all’inevitabile rottura.
Momento Di Grande Godimento.
Baricco ha ragione: il successo dei libri nasce lontano dai libri stessi. Moccia inventa la scena del lucchetto chiuso a Ponte Milvio per suggellare l’amore di due ragazzi, molti li imitano, il romanzo diventa famoso di riflesso. Quest’estate mi interrogavo sul meccanismo di emulazione che sta alla base della fortuna di certi libri: succedeva per i suicidi del giovane Werther di Goethe, vuoi che non succeda per Moccia? Però adesso…
È caduto. Grazie. Vuol dire che c’è sempre speranza di un futuro migliore.
Commenti
@Betty: meglio i lucchetti, no nc'è dubbio. Le incisioni nelle cortecce mi fanno accapponare la pelle. Gliele farei volentieri io, le incisioni, ai grafomani innamorati... una bella incisione nella schiena, così, senza anestetico. Pensi che sia un deterrente sufficiente.
@Gisella: Grande! Leggeremo quintali di racconti che hanno come protagonisti i goblin... meno male che è per benficenza.
Sì, hanno tolto anche i lucchetti a Torino. Peccato: stavo pensando di metterne uno con su scritto "Andrea e Tatti", e fare pubblicità subliminale al mio primo libro.