Strappare o non strappare (4)
Puntata 1
Puntata 2
Puntata 3
Puntata 2
Puntata 3
Punto 6 (siamo quasi alla fine). Attenzione. Questo è il punto fondamentale. Tenetevi forte. La rivelazione è veramente illuminante. Siete pronti? Un bel respiro… “Sposatevi. Lo sostengono le ricerche: i mariti e le mogli sono più felici dei single, dei divorziati o dei vedovi.” Avete capito bene? Rileggete con calma questa affermazione che non stento a considerate “definitiva”. Mentre lo fate, cercate di ignorare le grida furiose e il rumore di piatti rotti che proviene dall’appartamento vicino al vostro, quello dei due sposini ormai ai ferri corti. Sì, giocano al tiro al piattello l’uno con l’altro con il servizio della domenica, quello “12 sottopiatti, 12 piani, 12 fondi, 12 da antipasto, ecc. ecc.” Ma non è grave. Il grave comincerà quando finiranno le munizioni e avranno a disposizione soltanto più i coltelli. Ma non è nemmeno questo che mi lascia perplesso. Riassumo? “Mariti e mogli sono più felici dei vedovi.” Vi giuro: c’è scritto così. So che molti di voi staranno pensando “dipende”. Questo suggerimento di Repubblica mi fa venire in mente la barzelletta dei due amici che si incontrano. “Mia moglie è un angelo” dice il primo. “Beato te” risponde l’altro. “La mia è ancora viva!”
Punto 7: “Non sempre chi ha di fronte a sé molte scelte vive bene. (…) Avere troppa scelta paralizza e confonde chi deve decidere.” Questa volta non posso che essere d’accordo. Anzi, avrei forse dovuto leggere con più attenzione il consiglio finale di Io Donna. Così non mi sarei arrovellato il cervello con “strappo, non strappo, strappo, non strappo”, quasi che stessi sfogliando una margherita. Avrei rimesso subito a posto la rivista, senza pensarci su nemmeno un attimo. Mi sarei risparmiato la figuraccia di farmi sorprendere dal cameriere mentre portavo via il pezzo di pagina dal giornale. Avrei evitato tanti rimorsi di coscienza. E soprattutto, dopo qualche settimana, non mi sarei trovato una bella sorpresa ad attendermi durante la successiva visita in quel bar. Un adesivo, bello grosso, appiccicato in prima pagina su tutte le pubblicazioni messe a disposizione dei clienti. “Se vi interessa un articolo, il nostro personale lo fotocopierà volentieri.” Che quell’invito sia rivolto a me?
Punto 7: “Non sempre chi ha di fronte a sé molte scelte vive bene. (…) Avere troppa scelta paralizza e confonde chi deve decidere.” Questa volta non posso che essere d’accordo. Anzi, avrei forse dovuto leggere con più attenzione il consiglio finale di Io Donna. Così non mi sarei arrovellato il cervello con “strappo, non strappo, strappo, non strappo”, quasi che stessi sfogliando una margherita. Avrei rimesso subito a posto la rivista, senza pensarci su nemmeno un attimo. Mi sarei risparmiato la figuraccia di farmi sorprendere dal cameriere mentre portavo via il pezzo di pagina dal giornale. Avrei evitato tanti rimorsi di coscienza. E soprattutto, dopo qualche settimana, non mi sarei trovato una bella sorpresa ad attendermi durante la successiva visita in quel bar. Un adesivo, bello grosso, appiccicato in prima pagina su tutte le pubblicazioni messe a disposizione dei clienti. “Se vi interessa un articolo, il nostro personale lo fotocopierà volentieri.” Che quell’invito sia rivolto a me?

Commenti
sani piu' felici dei malati..
la ricerca, dovevo darmi alla ricerca!!!!
Credo che nella vita di tutti noi sorgano alcuni quesiti fondamentali: "perchè non mi sono dato alla ricerca?" e "perche non ho fatto lo psicologo?" Come per la questione dei mariti e delle mogli ho sentito pareri discordi. :)