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Fare egosurfing (inserire il proprio nome su un motore di ricerca, insomma) è davvero divertente: al di là di esperienze passate, si scoprono cose davvero interessanti, come un piccolo Andrea Borla che gioca a basket o un Andrea Borla più cresciuto che ama i fuoristrada. Il meglio, però, continuano a darlo i commenti che internet espone a imperitura memoria. Uno degli ultimi e più deliziosi che ho trovato? Questo:
Bravo Andrea Borla. Ti chiedo scusa se il tuo libro, invitante e piccino, mi scivolò in borsa quel giorno in cui incontrai anche Altissimo. Fu durante un attimo propizio, ed io amo appropriarmi delle merci che soddisfano bisogni secondari, così per sfida al consumismo indotto. Geniale l'idea di unire i racconti da una girandola di connessioni, credo di averle scovate tutte.
E' la vita, in fondo.
Sensibilità quasi femminile, unita ad un'acuta (e arguta) intuizione maschile, e mi sa che non sei neppure gay, un racconto dietro l'altro, mi hai fatto compagnia, piacevole, leggero e leggiadro libro d'Amore, Tanathos e altre sciocchezze.
(Ho avuto un attimo di confusione dopo aver letto dell’incontro dell’anonima blogger con Altissimo: prima che mi spiegassero che si trattava di un politico del Giurassico, pensavo di essere incappato in un’esperienza mistica. Chi hai visto in libreria? Lui, l’Altissimo. Ah-pperò!)
Il blog è Pur les analphabèts (ipse dixit) mentre il post è talmente fenomenale che merita qualche ringraziamento sparso: quello del libraio, ovviamente, che sarà davvero felice di trovarsi con una copia in meno di Cerchi; quello dell’editore, fiero che il formato tascabile del libro renda Cerchi un’opera facilmente in-tascabile; quello dell’autore, per le belle parole sull’opera e sullo stile di scrittura; e infine il mio personale. Perché? Perché il neppure, ovviamente. Per cos’altro, se no?
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Figurati cosa esce coi soprannomi!
@Betty: mmmmmm....... (mugolio di giubilo per l'intino mare)
Cosa vuol dire?!?! Che siamo troppo seri, qua attorno?
Nel merito... non lo so: sono distinzioni troppo da "donne"...
ti scrivo per salutarti prima della partenza per il mare.
Ho terminato la lettura di Cerchi: bellissimo! Ho trovato tutti gli indizi, ho riletto il primo racconto per trovare l'indizio che lo lega all'ultimo (sai, con l'età, la memoria comincia a fare cilecca...). Chiaramente ho iniziato dal primo racconto: per una persona prevedibile come me, era impensabile fare diversamente. Geniale l'idea di concatenare i racconti, rende più appassionante la lettura, terminato un racconto viene la curiosità di andare a cercare chi o cosa si riaffaccerà nel racconto successivo. E' la prima volta che leggo in pochi giorni un libro di racconti, solitamente li trascino per settimane intervallati da altre letture. La concatenazione permette di iniziare da dove si vuole e, nel contempo, non permette di saltare i racconti e leggerli in ordine sparso: effettivamente recuperi l'idea del romanzo.
Mi è particolarmente piaciuto Stati di coscienza; la morte di Rosa è stata motivo di profonde riflessioni sul "vivere il morire" (tra virgolette perchè è il titolo di un libro di don Messina che nulla centra con l'argomento del tuo racconto).
baci
E
si il nome mi dice qualcosa, ma non saprei nè lo schieramento nè la faccia.....
apprendo invece dalla tua lettrice che...è ancora vivo (visto che lo ha incontrato)
piuttosto...ma tu sei su facebook?
ovviamente sono pure lì (con nome e cognome)