Mano... scrivere
Mi si è rotto il pc portatile. So che non è una grande notizia, però… Di solito, alla sera, scrivo con il notebook appoggiato sulle ginocchia, preparo i brani che copierò e incollerò sul blog, metto giù articoli, appunti per racconti, recensioni… Come faccio senza pc? O lascio perdere, o torno a prendere in mano carta e penna. Mi accorgo che è dai tempi della scuola che non scrivo a mano. Sulle prime mi sento decisamente arrugginito, quasi anchilosato. Eppure mi appare subito chiaro che non si tratta né di un problema di calligrafia né di meccanica. È che i pensieri corrono più veloci della penna. Sono costretto ad arrancare, a cercare di fissare i concetti prima in memoria e poi a cristallizzarli ricorrendo alla scrittura. Quando uso il pc, le mani battono velocemente e seguono il pensiero quasi con simultaneità, accendendo i pixel dello schermo. Al contrario, il filo tracciato sul foglio è sempre in costante ritardo, e questa apparente deficienza mi fa sentire lento e impacciato, qua...