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Qualche cosa è cambiato

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Se il cellulare si mette a vibrare alle due del mattino non mi scompongo più di tanto: generalmente so che è Fabrizio Fulio Bragoni . È quella la sua ora, minuto più, minuto meno. Non mi sono scomposto nemmeno l'11 novembre del 2013 quando ho ricevuto un messaggio di Fabrizio che diceva pressappoco così: Vi scrivo per questo motivo: Paolo Roversi ha appena lanciato una collana di racconti noir; il primo volume, Un giorno a Milano , uscirà martedì prossimo per Novecento Editore. Il volume raccoglie una decina di racconti di genere giallo/noir ambientati tutti lo stesso giorno (coincide con la data d'uscita del volume), a Milano ma in quartieri diversi. Mi sembra che abbiano fatto un bel lavoro. Ho proposto a Paolo di farne una versione torinese, e lui ha accettato. I tempi sono piuttosto ristretti e ovviamente l'impresa è quasi disperata, ma nonostante tutto mi piacerebbe provarci. Per cui ecco qui la domanda: qualcuno di voi ha racconti adatti(/adattabili)/tempo/voglia...

Seven gates of Hell maggio 2014

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L'avevo già fatto una volta, un annetto fa, con una successione di eventi che aveva richiesto uno sforzo pari ad attraversare i Seven gates of Hell cantati dai Venom : una settimana intera densa di appuntamenti con il Commissario Paludi di Fabio Beccacini, la Donna di troppo di Enrico Pandiani, il Demone Sterminatore di Vincent Spasaro, i personaggi di Di cose giuste e di cose ingiuste e il Foglio Letterario a Imperia. L'inizio maggio sarà altrettanto impegnativo e comincerà mercoledì 7 alle ore 19.30 presso la Libreria Linea 451 di via Santa Giulia 40 - Torino - con la presentazione in anteprima dell'antologia "Appuntamento con il Male". Parteciperanno: Piero Calò, Fabio Beccacini, Andrea Borla, Fabrizio Fulio-Bragoni, Sara Tedesco, Silvio Valpreda, Luca Rinarelli. Poi sarà il turno del Salone Internazionale del Libro di Torino: Venerdì 9 maggio, ore 19.00 - Sala Avorio - presentazione del romanzo "Questione di sangue" di Annavera Viva (Homo ...

Il patchwork del Dottor Frankenstain

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Quando, qualche tempo fa, ho dedicato un'interasettimana al blog , avevo pensato di scrivere un pezzo sui libri che sto leggendo. Non una di quelle cose didascaliche o vagamente pubblicitarie che alla fine non interessano a nessuno (nella migliore delle ipotesi) ma un elenco che serviva, in realtà, a dimostrare una cosa: in questo periodo non riesco a concludere quasi nulla di ciò che ho iniziato. Non che questa constatazione possa riscuotere maggiore interesse. La dimostrazione di questa circostanza, che ormai è diventata uno stile di vita, è assolutamente fisica: per rendersene conto basta guardare la pila di libri accumulata sul mio comodino. Perché non si tratta della pila dei libri in attesa di essere letti, ma di quelli in corso di lettura. Il giallo "Il cervello di Kennedy" di Henning Mankell, molto osannato dai lettori ma per me infattibile da finire. Una biografia sui primi anni degli Iron Maiden. "Il manoscritto ritrovato a Accra" di Paulo Coelho,...

Settimana del blog

La settimana dedicata al blog è finita. È stato uno sforzo notevole ma, se debitamente ripagato, qualunque impegno può essere fonte di grande soddisfazione. "Perché hai scritto e pubblicato tutte quelle cose? Sai che nessuno legge più i blog, vero?" Soddisfazioni. Appunto. Il lavoro di San Cipriano http://inprimapersona.blogspot.it/2014/03/il-lavoro-di-san-cipriano.html Disoccupati a causa di Social Network http://inprimapersona.blogspot.it/2014/03/disoccupati-causa-di-social-network.html Quand'è che pubblichi un nuovo libro? http://inprimapersona.blogspot.it/2014/03/quande-che-pubblichi-un-nuovo-libro.html Questione di marketing http://inprimapersona.blogspot.it/2014/03/questione-di-marketing.html

Questione di marketing

Quando mi è capitato di trascorrere qualche ora dietro allo stand de Il Foglio Letterario nelle fiere a cui partecipa la casa editrice, non ho potuto fare a meno di osservare il comportamento delle persone che stanno al di là del tavolo . Si avvicinano, guardano i libri, guardano me, si guardano attorno, guardano i prezzi... manco fossero agenti segreti seguiti dalle spie del nemico. Sembrano tutti uguali, anche se poi, alla fine, il risultato delle loro azioni non è per nulla scontato. C'è quello che guarda le copertine, le fissa come quadri d'autore, termina il giro e poi ricomincia, quasi per imprimere le immagini nella memoria. C'è quello… Avete il libro di Tizio? Lo conosco e voglio comprare il suo romanzo. C'è quello che chiede un libro specifico perché l'ha letto da qualche parte o gliene hanno parlato. C'è quello… Avete il libro di Tizio? Lo conosco e voglio comprare il suo romanzo. C'è quello che prende in mano il libro, lo capovolge, leg...

Quand'è che pubblichi un nuovo libro?

"Nanni, quand'è che farai un film? Sono anni che non fai un film". "Un film... ma io ho girato..." "No, un vero film". "Un vero film..." Il dialogo tra Lucchetti e Nanni Moretti contenuto nel film Aprile suonava più o meno così. Seppur con le dovute proporzioni, quello che molti chiedono a me non è poi tanto diverso. "Quand'è che pubblichi un nuovo libro?" "Ma l'ultimo l'hai letto?" "No. È per questo che ti chiedo, perché il prossimo..." "Ma magari trovi ancora Di cose giuste e di cose ingiuste nelle librerie" "E in alternativa?" "È uscito un mio racconto - Il giudizio più lieve - nella raccolta Tonirica curata da Alessandro Del Gaudio. È urban fantasy, un fantastico ambientato a Torino ai giorni nostri. Si inserisce nel filone di Rethor&Lithil e..." "Ma a me non piace il fantasy". "Giovanni Alessi sta disegnando un fume...

Disoccupati a causa di Social Network

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Al Convegno organizzato dai Lions su Facebook e i rischi della rete, probabilmente pubblico e organizzatori si aspettavano un intervento autorevole e approfondito da parte dei relatori. Di tutti i relatori. Io sono andato più o meno a braccio, ho detto cose più o meno serie, ho destato più o meno interesse. Un intervento più o meno, insomma, riassunto nelle poche righe qui sotto destinate a un giornale locale. E visto che i Social Network sono immensi contenitori che tutto fagocitano, come succede per i mieistatus di Facebook , anche una versione edulcorata e vagamente seria del mio intervento non può che finire in rete e restarci per l'eternità. Vagamente e più o meno. La principale differenza tra Twitter e Facebook sembra essere la serietà. Capi di stato, attori, giornalisti inviano messaggi attraverso Twitter. Nessuno userebbe mai questo Social Network per scrivere "Buongiorno a tutti!" o "Oddio, domani è lunedì", o per pubblicare foto di gatti e ...